Dopo un 2014 problematico con un pesante passivo di circa 37 milioni di euro, il bilancio Fiorentina 2015 sembra vicino a poter vedere un risultato positivo, grazie ad una gestione oculata e programmata, soprattutto trainata dai risultati sul campo, in linea con gli obiettivi gestionali indicati dalla società presieduta da Andrea Della Valle nel bilancio 2014. Questo è quanto emerge dalla preview elaborata da Calcio e Finanza sui fatti di gestione accaduti nell’anno in corso. Vediamo in dettaglio come.

Bilancio Fiorentina 2015 - La preview di Calcio e Finanza
Bilancio Fiorentina 2015 – La preview di Calcio e Finanza

Bilancio Fiorentina 2015 – I ricavi

La nostra previsione sui ricavi è una stima che si ancora al principio di prudenza e vede la Fiorentina in procinto di chiudere il fatturato 2015 con un valore di circa 90 milioni di euro. Vediamo come siamo arrivati a questo valore.

La prima voce che abbiamo considerato è relativa ai ricavi da stadio, che dovrebbero attestarsi ad un valore prossimo a quello del 2014 (12,70 milioni vs 12,39 milioni nel 2015), in particolare grazie alla partecipazione della Viola ad amichevoli di prestigio nel pre-campionato, nell’ambito dell’International Champions Cup. In particolare, la partita disputata al Franchi contro il Barcellona (2-1, doppietta di Bernardeschi) ha visto la presenza di quasi 30 mila spettatori per un incasso superiore ai 600 mila euro e, in generale, ci aspettiamo che questa competizione abbia avuto anche un impatto a livello commerciale, viste le ottime prestazioni della squadra guidata da Paulo Sousa (ricordiamo la vittoria anche a Londra contro il Chelsea, oltre che i match di cartello disputati contro PSG e Benfica).

Tuttavia, sul valore leggermente in contrazione rispetto al 2014 è da segnalare l’impatto generato da una lieve riduzione degli spettatori per le partite casalinghe di Serie A e degli abbonati sugli spalti nel 2015: la due tabelle seguenti ci mostrano il dettaglio del trend negli ultimi 3 anni (3 stagioni per quanto riguarda gli abbonati).

Bilancio Fiorentina 2015 - Spettatori allo stadio
Bilancio Fiorentina 2015 – Spettatori allo stadio

Sul fronte ricavi commerciali, la società viola registra, in base alle nostre stime una significativa flessione rispetto agli oltre 11 milioni di euro del 2014 (pari a un valore di poco superiore ai 9 milioni).

Questa stima si riassume nello scarso appeal commerciale che la Fiorentina paga, vista la mancanza di uno sponsor tecnico d’élite, che non permette di generare un flusso di ricavi paragonabile a quelli di Milan e Juventus (accordo con Le Coq Sportif per un valore di 2,5 milioni di euro su 5 anni contro i 30 milioni garantiti da Adidas a rossoneri e bianconeri (si veda la classifica degli sponsor tecnici), ma soprattutto quella in assoluto di uno sponsor di maglia, visto che l’accordo con l’organizzazione no profit Save the Children non porta introiti nelle casse viola.

L’obiettivo dei 100 milioni di ricavi sarebbe più vicino con un significativo flusso di ricavi commerciali, ma resta ancora lontano a causa del trascinarsi del problema stadio, questione condivisa con quasi tutti i club di serie A (tranne Juventus, Udinese e Sassuolo) e da un bacino di utenza non di primissima fascia che non attirano aziende pronte a occupare, a suon di milioni, lo spazio vuoto sulle maglie dei giocatori viola.

Per quanto riguarda il discorso dei ricavi dai diritti TV, seguendo il filo logico dei bilanci 2013 e 2014 per la sua valorizzazione, la stima di quanto incassato da questo stream si attesta in crescita rispetto agli anni passati. La Fiorentina infatti considera a bilancio il numero di partite giocate in casa tra Serie A e Coppa Italia, per questo la nostra previsione vede un introito di circa 51 milioni di euro, dato che nel 2015 le partite sono state 44 rispetto alle 38 del 2013 e le 37 del 2014.

Bilancio Fiorentina 2015 _ Ricavi da diritti tv
Bilancio Fiorentina 2015 _ Ricavi da diritti tv

Per concludere il discorso relativo alla stima dei ricavi, l’ultima voce riguarda i proventi vari, relativa in particolare alle entrate generate dalla partecipazione all’Europa League e ai calciatori ceduti in prestito.

I proventi vari si sono attestati nel 2013 ad una cifra vicino ai 17 milioni, nel 2014 intorno ai 20 milioni, mentre la nostra stima prudenziale per il 2015 vede la società chiudere oltre i 17 milioni, frutto di oltre 2 milioni maturati grazie ai prestiti onerosi di Mario Gomez, Roncaglia e Iakovenko, ma soprattutto ricavi dalla partecipazione all’Europa League, che insieme ad altre poste, arrivano a generare circa 15 milioni di euro.

Questa stima è fissata prudenzialmente in linea col 2013, anche se non ci sorprenderebbe un valore superiore visto l’esaltante cammino della Fiorentina interrotto dal Siviglia (poi vincitore) in semifinale.

Bilancio Fiorentina 2015 - Andamento ricavi vs costi
Bilancio Fiorentina 2015 – Andamento ricavi vs costi

Bilancio Fiorentina 2015 – I costi

Nel bilancio 2014, la società sottolineava che “ai lusinghieri risultati sportivi non si è affiancata una gestione parimenti oculata ed efficiente della Prima Squadra in termini di rispetto del budget economico e finanziario”; per questo “la Società ha reagito prontamente all’inefficienza evidenziata nella gestione del comparto sportivo, inserendo in organico figure dirigenziali di riferimento” per raggiungere obiettivi di crescita sia sul piano sportivo che aziendale, quali il rispetto delle regole del Fair Play Finanziario e la capacità di dare continuità aziendale attraverso l’autofinanziamento dopo che, anche nel 2014, la famiglia Della Valle ha provveduto a sostenere economicamente e finanziariamente la Società (“attraverso un’immissione di risorse” per 22 milioni di euro).

Sulla base di queste dichiarazioni la nostra stima prevede che la società potrebbe arrivare ad un taglio dei costi operativi, non legati al personale, pari circa al 20%; tuttavia, questa attenzione all’efficientamento dei costi non permette di affermare che la Fiorentina riuscirà a chiudere, seppur per poco, il saldo tra ricavi e costi in positivo.

Sul fronte del costo del personale, la nostra previsione tiene conto della capacità della società di aver sopportato solo per i primi 6 mesi del 2015 gli ingaggi di Gilardino e Salah, ed essersi liberata di stipendi pesanti, come Mario Gomez, Aquilani, Richards e Joaquin, per la stagione 2015/16, riuscendo a raggiungere un piccolo ma significativo risparmio.

Questo risultato è però stato eroso fino a poche settimane fa dall’impegno verso Montella e il proprio staff. Sul fronte allenatori, infatti, i Della Valle hanno dovuto onorare non solo gli emolumenti per Paulo Sousa (1,1 milioni di euro all’anno), ma anche per l’Aeroplanino (1,4 milioni di euro) (fonte ingaggi: Gazzetta dello Sport).

Questi fatti ci permettono di prevedere una spesa per il personale di circa 74 milioni contro i 75,5 del 2014. Il costo del solo personale tesserato sarebbe potuto essere di circa 67 milioni contro gli oltre 70 stimati per l’anno in corso: senza il contratto di Montella (Ipotesi H2) ancora in essere fino a metà Novembre, la Viola avrebbe potuto registrare un ulteriore risparmio di circa 3 milioni di euro.

Bilancio Fiorentina 2015 - Costo del personale tesserato
Bilancio Fiorentina 2015 – Costo del personale tesserato

Bilancio Fiorentina 2015 – Il player trading

Il vero capolavoro della dirigenza viola, che avrebbe dovuto permettere al bilancio di rivedere il segno più, risiede nella cessione di Cuadrado, che porterà nelle casse viole una plusvalenza, già prevista dalla società nel bilancio 2014, di oltre 20 milioni di euro.

Inoltre la Fiorentina è riuscita a sommare altre plusvalenze senza registrare minusvalenze significative: tale capacità gestionale si tradurrà in un risultato positivo di quasi 35 milioni di euro, in linea con i risultati del 2012-13.

Bilancio Fiorentina 2015 - Andamento player trading
Bilancio Fiorentina 2015 – Andamento player trading

Ovviamente anche gli ammortamenti sono stati impattati dalla gestione della rosa calciatori e il risultato previsto consiste in un valore di circa 33 milioni di euro, in linea con i circa 32 dell’anno precedente, vista l’oculatezza nella gestione delle sessioni di calciomercato.

Bilancio Fiorentina 2015 – Il risultato operativo (Ebit)

La Fiorentina sembra quindi dimostrare che la programmazione aziendale, unita a risultati sul campo e ad un allenatore con capacità tecniche, gestionali e mediatiche, possa dare i suoi frutti anche nel contesto pieno di imprevedibilità del calcio: la Viola è sulla buona strada per centrare gli obiettivi sia sportivi, grazie all’ottima partenza in Serie A, che gestionali prefissati, con conti in ordine per il FFP, capacità di autofinanziarsi e riduzione dei costi.

Bilancio Fiorentina 2015 - Evoluzione del risultato operativo
Bilancio Fiorentina 2015 – Evoluzione del risultato operativo

In realtà però l’EBIT che le nostre stime individuano è negativo per quasi 6 milioni di euro, valore emerso, ricordiamolo, attraverso una stima prudenziale, che può comunque far ben sperare la dirigenza ai fini dell’obiettivo dichiarato di un reddito netto di almeno 5,6 milioni per soddisfare le richieste del FFP; questo risultato operativo negativo fa ricordare con “rammarico” che la società non è riuscita a chiudere a giugno il rapporto con Montella, fatto che avrebbe potuto addirittura più che dimezzare il risultato del reddito operativo, avvicinando ancor più la società al risultato positivo e lasciando un ulteriore prezioso spazio di manovra alla dirigenza sia sul fronte aziendale che sportivo.

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Laureato in Economia e Management all'Università degli Studi di Perugia dopo un semestre trascorso all'Universidad de Cantabria in Erasmus, "masterizzato" al Master MAINS in Management dell'Innovazione alla Scuola S.Anna, è appassionato di calcio, management e innovazione, tematiche che in futuro spera di poter riuscire a riunire nel proprio lavoro, per farne qualcosa di più di una semplice passione.

2 COMMENTI

  1. Analisi completa… ma avrei una domanda da profano. Alla chiusura del calcio mercato tutti i vari siti specializzati di calcio mercato (tra cui anche il vostro mi pare), parlavano per la fiorentina di una riduzione del monte ingaggi lordo relativo al personale tesserato di circa una quindicina di milioni (milione più milione meno) che ponderato sugli ultimi 4 mesi (settembre-dicembre dalla chiusura del calciomercato) porterebbe ad una riduzione della spesa per tesserati di almeno 5 milioni. Perchè nell’analisi viene ipotizzata solo una riduzione di 0.7 milioni (da 71.5 a 70.7)? Mi sono persone qualcosa?

  2. Ciao Paolo! Per prima cosa grazie per il tuo contributo

    La nostra analisi (che è pur sempre una stima che prende dati anche da altre fonti) tiene conto degli ingaggi pubblicati dalla Gazzetta e opportunamente riportati al lordo.

    Innanzitutto ricordiamo che stiamo parlando della Fiorentina che pubblicherà un bilancio annuale (2015) dove impattano fatti gestionali due stagioni diverse (14/15 e 15/15), quindi due livelli differenti e per questo non perfettamente confrontabili: ad esempio, gli ingaggi di Gilardino, Diamanti e Salah impattano sul bilancio 2015, pur avendo giocato per la Viola durante la stagione 2014/15.
    C’è da considerare che i nuovi giocatori sono ingaggiati (e quindi pagati) al momento dell’acquisto e non a fine mercato.
    Inoltre, è vero che la Fiorentina si è liberata del pesante ingaggio di Mario Gomez, ma questo fatto è controbilanciato sia dagli ingaggi dei nuovi come (ad esempio) Suarez, Kalinic, Astori e Blaszczykowski che dall’aumento di quelli di Babacar e Bernardeschi.
    Non da ultimo è importante sottolineare che la società ha dovuto pagare non solo Paulo Sousa (e il suo staff), ma anche Montella e collaboratori fino al suo ingaggio da parte della Samp.

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