Nuovo stadio Sant’Elia Cagliari. Si delinea sempre di più il futuro del nuovo Sant’Elia di Cagliari. Lo studio di fattibilità dello stadio del futuro, infatti, è ora diventato un video della durata di cinque minuti mostrato nel pomeriggio di oggi nell’aula dell’assemblea civica ai consiglieri comunali.

Rese note anche alcune caratteristiche dell’impianto. Un’area commerciale di quindicimila metri quadrati con una passeggiata per raggiungere i negozi che saranno posizionati sotto il settore distinti. Non ci saranno però solamente terreno di gioco e spalti completamente rinnovati: ci saranno infatti anche gli uffici del Cagliari calcio e diverse sedi di federazioni sportive. Una palestra per la boxe e le arti marziali sotto la tribuna, centro fisioterapico, degli spogliatoi per chi farà footing all’interno dell’impianto.

Alla presentazione era ovviamente presente anche il presidente del Cagliari Tommaso Giulini, uno dei promotori principali del progetto, e il sindaco di Cagliari Massimo Zedda. Il primo cittadino ha ribadito il principio espresso nelle linee guida. “Niente grande distribuzione”. Per la presentazione ufficiale si dovrà però attendere venerdì prossimo, 18 dicembre: il video con la simulazione sarà quel giorno il film preferito dei tifosi rossoblù.

All’incontro di oggi ha partecipato anche il presidente della Lega di serie B, Andrea Abodi. “Siamo emozionati – ha detto al termine dell’incontro – e soddisfatti”. La riunione a porte chiuse è preliminare all’approdo in Consiglio comunale del progetto.

Sono invece ancora da definire i tempi per la concessione alla società sarda del diritto di superficie. E’ invece già stato reso noto quanto il Cagliari dovrà sborsare per la realizzazione del nuovo stadio Sant’Elia: circa 55 milioni di euro, cifra che comprende anche la spesa per i piccoli ritocchi ai parcheggi interni. L’obiettivo che ci si è prefissati è di chiudere lo stadio una volta cominciati i lavori che dovrebbero terminare nel 2019. Come alternativa sembra invece tramontare l’ipotesi più comoda, anche per la società, e cioè Is Arenas a Quartu. Olbia sembra la soluzione al momento più credibile.

 

 

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Giornalista, laureata in Linguaggi dei media all'Università Cattolica di Milano. Esperienza soprattutto in siti internet e qualche incursione in TV e sulla carta stampata.