Quanto sarà difficile per Inter e Milan trovare linee strategiche e di gestione comune su San Siro. L’impressione al momento è che le esigenze delle due parti mal si concilino. In particolare perchè l’Inter era pronta a fare da sè mentre il Milan si è inserito dopo il grottesco caso Portello con la sconfessione di Barbara Berlusconi da parte del padre.
Le ultime notizie dirette – sulla vicenda San Siro – risalgono ad un mese fa, ovvero alla presunta intesa Berlusconi – Thohir. Il presidente del Milan e quello dell’Inter non si erano mai incontrati prima, poi il 2 novebre a sorpresa si sono dati appuntamento a cena a Villa San Martino ad Arcore. Ma per ora le volontà restano tali e le modalità di azione divergenti.
L’Inter ha infatti commissionato a uno studio di architettura inglese un progetto per la ristrutturazione di San Siro, che include l’attiguo trotter. Preventivo: oltre 300 milioni di euro.
Ma il Milan ha obiettato che con la stessa cifra si può costruire uno stadio nuovo e da un mese l’Inter non affronta più l’argomento, mentre sta per cominciare la diaspora dei consulenti di Barbara: salutano Cefaliello e Marchesi, curatori del progetto Portello, e Daniela Pavone del marketing.
Al momento, insomma, le uniche certezze di San Siro sono a breve termine: a fine stagione c’è la finale di Champions da ospitare e come trapelato nei giorni scorsi si sta pensando ad una partita in cui lo stadio si presenterà senza barriere.
Palazzo Marino pensa a una finale modello Expo con numerosi eventi in città nella settimana della partita.
Ma sulla partita complessiva rimangono i dubbi e ancora nessuna novità sulla proposta del Comune per la cessione del diritto di superficie di San Siro ai due club milanesi è emersa al punto da far pensare ad una imminente soluzione della vicenda.