Serie A spezzatino, il vantaggio è tutto delle televisioni. Nell’ultima giornata, infatti, ci sono state solamente tre partite in contemporanea alla domenica, con tre gare (che sarebbero state quattro senza il rinvio di Sassuolo-Torino) al sabato, due nella tarda serata di domenica e una al lunedì. Un 16° turno totalmente diviso, ma a giovarne sono state solo le televisioni.
Meno presenze allo stadio, più spettatori davanti alla tv. Sarà stato anche il freddo, ma il risultato è che i tifosi, in una giornata così, hanno preferito guardarsi le partite dal divano. Alle 9 partite della 16ª giornata hanno assistito in media 22788 spettatori, con un picco massimo di 55 mila per Napoli-Roma e un picco minimo di 8800 per Empoli Carpi e una percentuale di riempimento generale del 50,8%. La media è leggermente inferiore a quella stagionale per le 10 squadre che hanno giocato in casa: -1,6% rispetto ai 23169 tenuti finora, mentre la percentuale di riempimento stagionale è del 51,7%. Numeri inferiori, certo, ma non in maniera drammatica.
Serie A spezzatino, vincono le tv
A crescere vertiginosamente, invece, sono gli ascolti televisivi. Pur considerando una partita in meno, la cifra degli spettatori complessivi è di gran lunga superiore alla media stagionale: 8396340 totali contro i 6907068 che solitamente si siedono davanti alla tv per la giornata di campionato, cioè il 21,5% in più seppur con 9 gare contro le solite 10. E molto maggiore è stata anche la media a partita, con 932927 sul divano per ciascuna sfida contro i 690707 di media (+35%), dato sul quale influisce (ma nemmeno eccssivamente) il rinvio di Sassuolo-Torino. La gara più vista è stata Juventus-Fiorentina, con 2,5 milioni di spettatori (quarta più seguita in questo campionato), seguita da Napoli-Roma con 2,2 milioni (ottava più vista). A chiudere la classifica di giornata, invece, Chievo-Atalanta con solo 12mila spettatori.
Una Serie A spezzatino che quindi fa volare le tv, a discapito anche delle presenze allo stadio. Non certo una novità per il nostro calcio, sempre più da divano che da seggiolino.
Couch party a pericolo bulimia ma palesemente di sinistra.