Progetti futuri Crotone. Un’idea sempre più diffusa, e spesso confermata anche dai fatti, riguarda una maggiore facilità nell’ottenere risultati nel mondo del calcio maggiori sono i soldi investiti. In linea di massima questo è certamente vero, ma a volte si riscontrano con piacere anche situazioni diverse. E’ un po’ il caso del Crotone, che in questa stagione sta stupendo tutti a suon di risultati positivi dimostrandosi una delle formazioni più accreditate per la promozione in serie A. Da non dimenticare anche la prestazione più che positiva in Coppa Italia contro il Milan che è riuscito a eliminare la squadra calabrese a San Siro solo ai supplementari.

Se davvero il passaggio nella massima serie dovesse essere centrato si tratterebbe del terzo club calabrese a ottenere questo strepitoso traguardo dopo il Catanzaro dei miracoli, che è riuscito a rimanerci 7 stagioni tra gli anni ’70 e l’inizio degli anni ’80, e la leggendaria Reggina, che dal 1999 al 2009 c’è stata per 9 entusiasmanti stagioni.

Quello che sta accadendo alla rosa guidata dall’ex genoano Jurić non può essere considerata però una situazione casuale, ma frutto di un lavoro che la società sta portando avanti da qualche anno e reso possibile da quanto successo 24 anni fa: nel 1991, infatti, avveniva il fallimento della vecchia società pitagorica, allora nei dilettanti, fondata nel 1923 senza mai andare oltre i campionati interregionali.

In quell’anno arrivarono i fratelli Vrenna, Raffaele e Gianni, oggi rispettivamente Presidente e Amministratore Delegato: rilevano l’A.P. Nuova Crotone M.J., una piccolissima società di quartiere che milita in seconda categoria, e proprio dalla penultima categoria del calcio riescono a iniziare la grande scalata.

In caso di promozione in serie A, un’opportunità che al momento non si può certamente escludere, la squadra avrà quindi certamente bisogno di un impianto all’altezza e di questo ne sono tutti consapevoli. E’ infatti già stato trovato l’accordo con il Comune e la Regione per l’ammodernamento immediato dello stadio Ezio Scida: verrà sistemata la tribuna scoperta “distinti” con l’installazione di sediolini e una nuova moderna recinzione tra il manto erboso e gli spalti con l’eliminazione dei vetri preesistenti, verranno installati i nuovi seggiolini in Curva Sud e Curva Nord e verranno realizzati i nuovi spogliatoi. Tra giugno e settembre 2016, la prossima estate, è invece previsto l’adeguamento della tribuna coperta per aumentare la capienza e le aree destinate all’accoglienza, oltre alla copertura della zona distinti. L’obiettivo è arrivare a 10 mila spettatori.

I progetti non sono però finiti qui e ad annunciarli è stato proprio Salvatore Gualtieri, vice presidente del club: “Stiamo anche lavorando in parallelo con B Futura per un progetto, più a lungo termine, per realizzare un nuovo impianto più moderno e funzionale. Lo Scida per noi è un problema come impianto, non è questione di categoria anche in serie B, tra 2-3 anni noi non potremmo più giocare qui. E’ tutto ancora in fase embrionale, ma abbiamo già attivato la macchina per l’iter. Decideremo tutto insieme alle istituzioni e al Comune, non abbiamo neanche pensato in quale area realizzarlo, ascolteremo tutte le esigenze del territorio“.

 

 

PrecedenteFinale Mondiale per Club 2015, Messi vale il doppio del River Plate
SuccessivoNuovo stadio Cagliari, l’impianto non si chiamerà Sant’Elia
Giornalista, laureata in Linguaggi dei media all'Università Cattolica di Milano. Esperienza soprattutto in siti internet e qualche incursione in TV e sulla carta stampata.