Offerta di Calabrò rifiutata da Preziosi. Anche se solo il 31 dicembre si avrà la risposta ufficiale la trattativa per il Genoa è ormai deragliata.
Non ci sarà nessuna cessione, nè di maggioranza, nè di minoranza delle quote del Genoa. L’uomo nuovo pronto ad entrare nel calcio italiano, ovvero Giovanni Calabrò, non salirà sulla nave rossoblù: Preziosi continuerà ad essere il deus ex machina del Genoa senza il socio forte da lui stesso auspicato nelle ultime settimane.
Come rivela oggi Repubblica Genova, Preziosi ha deciso di rifiutare l’offerta di Calabrò ed andare avanti da solo. Sul mercato un sacrificio (se non due) sarà inevitabile, servono entrate fresche per mandare avanti la società.
Il pezzo pregiato da immolare sull’altare del bilancio è stato individuato in Diego Perotti. Doveva andare già via in estate, ma ha rifiutato il Watford. Ora lo vogliono in Italia: Roma e Milan.
Preziosi regge le fila da Dubai, dove si sono radunati tanti operatori del mercato. La Roma se vuole Perotti deve fare un’offerta davvero importante in modo che il presidente digerisca lo sgarro di Iturbe, negato al Genoa quando tutto era ormai fatto. Decisamente è più percorribile una pista che porta al Milan. Anche perché Galliani sul piatto della bilancia è disposto a mettere anche il prestito secco di Cerci, riproponendo così pari pari l’operazione Niang.
Due giorni fa Preziosi aveva già comunicato il suo intento di rimanere da solo a gestire il Genoa. La scadenza per l’offerta presentata da Calabrò era fine anno.
A guastare i rapporti sono poi i metodi usati da Preziosi. Invece che di persona, l’attuale azionista di riferimento gli ha però risposto attraverso gli schermi della televisione privata da dove abitualmente si rivolge ai tifosi genoani. Calabrò non l’ha presa bene.
A trattativa ancora aperta avrebbe gradito da parte di Preziosi la sua stessa riservatezza. Si è anche consultato con i suoi legali per valutare se, a questo punto, non fosse il caso di fare una conferenza stampa per rendere pubblica l’entità della sua offerta e la situazione debitoria del Genoa emersa dopo la due diligence.
Al momento, però, ha preferito soprassedere ed aspettare, come da accordi, la risposta ufficiale da parte di Preziosi che dovrà arrivare entro San Silvestro. Anche se la strada ormai è tracciata.
Il 5 gennaio, comunque, Calabrò sarà in tribuna per il derby. Da nuovo azionista di riferimento o da ingombrante ombra di un presidente che ha rifiutato un’offerta importante e ha deciso di andare avanti da solo nonostante una situazione societaria assai complicata.
Di sicuro non esiste possibilità che i due possano convivere come qualcuno aveva asserito, ipotizzando un quadretto idilliaco ma decisamente poco credibile. Calabrò se mette i soldi vuole comandare e ci sarebbe stato da stupirsi del contrario. E Preziosi, dal canto suo, non è certo il tipo che si fa relegare in una posizione marginale.
L’arrivo di Sean Sogliano come direttore sportivo è la conferma che Preziosi vuole andare avanti da solo.
Non si assegna un ruolo dirigenziale così importante a trattativa in corso e senza nemmeno consultare il potenziale compratore, a meno che non si è entrati nell’ordine di idee che l’affare è saltato.
Sogliano è già all’opera, per lui Calabrò è come se non esistesse.
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Un bresciano a Manchester. Tra giornalismo economico e football scouting