Ricavi da Stadio 2015 serie A. Le grandi squadre italiane, in clamoroso ritardo sul resto dell’Europa, provano a rimontare: ma la dipendenza dalle coppe Europee è una zavorra pesante.

Il divario accumulato rispetto alle grandi del calcio europeo è enorme, ma i top club di Serie A si sono rimboccati le maniche. E i risultati stanno arrivando, con crescite percentuali in doppia cifra che tuttavia non devono illudere visto il punto di partenza.

La voce di bilancio composta dai ricavi da biglietteria relativi alle varie competizioni, amichevoli e tornei e dagli abbonamenti sottoscritti segna un aumento medio che fa ben sperare ancorché non particolarmente significativo e lungi dal potersi considerare come un aumento acquisito nel lungo periodo.

Di certo cresce, da parte dei club, l’attenzione ai ricavi da stadio. Ma in generale, la maggiore o minore “bravura” della dirigenza nel creare introiti non si vede attraverso l’analisi di questa voce, che è enormemente influenzata dal numero di gare giocate, specialmente nelle Coppe Europee, in primis la Champions League.

Non solo market pool, quindi. Oltre ai diritti tv le Coppe Europee generano ritorni clamorosamente positivi per le nostre società anche alla voce ricavi da stadio.

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La nostra “prima della classe” è la Juventus, probabilmente l’unica squadra italiana che da anni ragiona realmente come un’azienda. Questo approccio ha chiaramente dato i suoi frutti, portando la Juve saldamente al primo posto. La società dichiara una crescita rilevante delle entrate da stadio (51,4 milioni di euro), imputabile, rispetto agli anni precedenti, ad un numero maggiore di gare sia dal punto di vista qualitativo che quantitativo.

L’esaltante cavalcata fino alla finale di Champions League è stata ripagata con una variazione positiva, rispetto al bilancio precedente, pari al 25,4%.

La seconda squadra in questa classifica è la Roma, che nel periodo considerato per l’analisi compie un deciso balzo in avanti scavalcando il Milan e staccando di netto tutte le altre concorrenti, con una somma pari a 43,62 milioni di euro, facendo quindi registrare una crescita vicina al doppio rispetto al bilancio precedente (+86,6%).  Anche in questo caso, il motivo del netto incremento è legato alla partecipazione in Champions.

La terza squadra nell’analisi è il Milan, che si attesta a 25,63 milioni di euro. La squadra rossonera, nell’ultimo bilancio annuale 2014, ha “sofferto” la mancanza della partecipazione alle Coppe Europee nella stagione 2014/15 (in quello precedente figurava l’ottavo di finale contro l’Atletico Madrid in Champions League), ed è l’unica tra le società oggetto dell’analisi a registrare variazioni col segno meno nei tre bilanci considerati.

Come emerge infatti dai dati di bilancio, se le partecipazioni alla Champions nelle stagioni 2011/12, 2012/13 e 2013/14 hanno sostenuto i ricavi di stadio per i bilanci 2012 e 2013, la variazione negativa dei ricavi pari al -10,7% è imputabile proprio alla mancata partecipazione al massimo torneo continentale nella seconda metà del 2014.

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A pochi milioni di distanza (23,29 mln di euro) si trova l’Inter, rinvigorita dalla gestione Thohir. La società nerazzurra, grazie all’entusiasmo portato da Mancini e dalle gare di Europa League, è riuscita a incrementare la somma relativa ai ricavi da stadio, registrando una variazione positiva pari a +23,75% sul bilancio precedente.

Assieme al Milan, anche i ricavi da stadio del Napoli presentano una pesante tendenza negativa pari a un terzo in meno rispetto al bilancio precedente (-34,45%), attestandosi a 14,14 milioni.

Fiorentina e Lazio, seppur con valori differenti in assoluto, hanno saputo capitalizzare le partecipazioni alle Coppe, aumentando i ricavi da stadio di un terzo sul bilancio precedente, fermandosi rispettivamente a 12,70 e 9,69 mln di euro: da segnalare che due bilanci fa la Lazio faceva registrare un valore superiore alla Viola di più del 45%.

Il Torino si attesta a 5,58 mln di euro con una variazione positiva di livello non tanto rispetto al bilancio precedente (+7,7%) quanto a due bilanci fa con una consiste crescita, del +31,4%.

Il derby genovese è a favore del Genoa che iscrive alla voce analizzata nell’ultimo bilancio una cifra pari a 4,63 mln di euro, quasi 700mila euro in più della Sampdoria, che coincide con un incremento del +10,6% sul bilancio precedente: anche qui il risultato è migliore della squadra blucerchiata, che rimane sostanzialmente stabile in confronto al bilancio 2013 (+1,5%).

Da ultimo, chiude la nostra classifica il Sassuolo. La società del patron Squinzi, nei tre bilanci esaminati, si propone come più capace di crescere nel tempo, grazie agli straordinari risultati della rosa guidata da Di Francesco: se tra il 2014 e il 2013 l’incremento è stato maggiore del doppio (+127,4%), tra il 2013 e il 2012 (periodo che coincide con la promozione in Serie A) la variazione è stata vicina al triplo (+178,7%). Se questo non bastasse, è ancora più imponente il dato di crescita tra il 2012 e il 2014 pari a 6 volte (+533,9%).

Quest’ultimo dato ci può far concludere che il bel gioco e l’entusiasmo generato dai risultati portano ancora i tifosi allo stadio; tuttavia, in un’ottica aziendalistica, insieme ad uno stadio accogliente e progettato per valorizzare lo spettacolo sul campo, la partecipazione alle Coppe Europee per la società italiane è una discriminante decisiva ed eccessivamente pesante.

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Laureato in Economia e Management all'Università degli Studi di Perugia dopo un semestre trascorso all'Universidad de Cantabria in Erasmus, "masterizzato" al Master MAINS in Management dell'Innovazione alla Scuola S.Anna, è appassionato di calcio, management e innovazione, tematiche che in futuro spera di poter riuscire a riunire nel proprio lavoro, per farne qualcosa di più di una semplice passione.

1 COMMENTO

  1. Il dato relativo ai ricavi da gare della roma anche se è quello fornito dal bilancio non è pertinente ai fine dell’analisi perchè comprende ricavi non solo del botteghino (oggetto dell’analisi) ma anche di premi uefa relativi alla CL e alla EL che la juve non contabilizza nei ricavi da gare. Per la precisione sono compresi 8,6 milioni di partecipation bonus, 2 milioni di performance bonus e 0,55 milioni relativi alla EL per un totale di 11,15 milioni che gonfiano il dato e lo rendono non veritiero. I ricavi da gare esatti sarebbero di 32,47 milioni.

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