Pagare per giocare. Uno dei protagonisti della giornata di campionato che si è disputata nel weekend da poco passato, l’ultima di andata, è certamente Lorenzo Pasciuti, centrocampista del Carpi, unico calciatore ad avere segnato con la stessa maglia dalla Serie D alla Serie A.

Il giocatore da quasi “sconosciuto” è stato quindi catapultato nel calcio dei grandi, ma certamente non può dimenticare l’emozione provata sabato dopo il gol all’Udinese. In un’intervista a “La Repubblica” Pasciuti ha voluto raccontare i primi passi della sua carriera in cui rivela addirittura di avere pagato personalmente il suo cartellino pur di giocare: “A 15 anni vado alla Massese, a 17 esordisco in C1. Poi l’AlbinoLeffe Primavera e un prestito a Biella, in D: vinco il campionato, segno 9 gol. Ma la Biellese sparisce e la Massese precipita in Eccellenza. Vado in ritiro con la Cremonese, nessuno vuole spendere 26mila euro per il mio cartellino. Me lo compro io, allora. Mi aiuta mio suocero, poliziotto, con i risparmi. Divento proprietario di me stesso e firmo per il Pisa, in D, a 1500 euro al mese, non sono pochi, è più dello stipendio di un operaio. Ma cambia l’allenatore, Cuoghi per Indiani, e io non ho più spazio. A dicembre 2009 rescindo e vado al Carpi, quintultimo in D. Mi convince Giuntoli. Risaliamo al secondo posto e ci ripescano in C2 dopo i play-off. Ogni anno sento dire: ‘Pasciuti non è bravo abbastanza per la nuova categoria’. E io ogni volta dimostro di poterci stare, un gradino più su”

Il caso del centrocampista non è però così isolato nel calcio italiano. Solo poche settimane fa ne aveva parlato anche “Il Corriere della Sera” in riferimento a un mercato nero che porta a pagare per giocare, diffuso soprattutto in LegaPro e in Serie D.

Nonostante il record personale Pasciuti non si accontenta e prova a guardare avanti, a un obiettivo che potrebbe essere ancora più importante. Ora infatti lui vuole continuare a fare felice tutta la città emiliana che gli ha dato tanto: “Il record non me lo toglie nessuno, visto che la C2 non esiste più. Ma la storia possiamo farla solo con la salvezza del Carpi in A, adesso”.

 

 

PrecedenteAlbum Calciatori Panini 2015 2016, budget pubblicitario da un milione di euro
SuccessivoNuovo stadio Lione, un impianto moderno e tecnologico per tornare grande