Restyling stadio Bologna. Prosegue il percorso del Bologna per dare alla città uno stadio Dall’Ara rinnovato. L’architetto Gino Zavanella, lo stesso che ha curato la realizzazione dello Juventus Stadium, è così tornato in città con l’obiettivo di incontrare la dirigenza del club e i vertici del Comune in modo tale da compilare, con il parere di entrambi, la nuova documentazione che dovrà essere presentata alla Sovrintendenza. Prima delle feste natalizie, infatti, era stato concordato di valutare tutti insieme, passo dopo passo, la reale fattibilità del progetto.
Secondo quanto previsto, verrà consegnata una relazione composta da una scheda tecnica, con un’attenzione particolare alla copertura dello stadio, e un’altra scritta (negli uffici del Comune), dove si mette in risalto l’utilità dell’intervento. Il progetto, infatti, permetterebbe di eliminare la struttura di acciaio realizzata in occasione di Italia ’90 e di ammodernare un impianto che ha una storia lunga più di ottant’anni.
Riuscire a sistemare questo aspetto per il Dall’Ara è fondamentale: se l’iniziativa venisse bocciata, infatti, un eventale nuovo intervento da parte del Comune negli anni a venire potrebbe essere difficoltoso da realizzare.
L’ingegnere strutturista Massimo Majoviecki, docente all’Alma Mater, e autore di numerose coperture d’impianti sportivi (dallo Juventus Stadium al Braglia fino alla piscina olimpica, «a scomparsa», di Bologna) sta così collaborando con Zavanella al tema più delicato: la copertura dell’impianto e, allo stesso tempo, la visibilità della Torre di Maratona.
La soluzione che verrà presentata, con maggiori dovizie di particolari rispetto al passato, riguarda una copertura al 75%, mentre la porzione davanti alla torre che potrebbe essere realizzata in Teflon, si chiuderà solo in caso di maltempo (la sovrintendenza, se d’accordo con l’idea, potrebbe indicare una delle soluzioni proposte). In alternativa, la struttura scomparirà nelle due ali laterali lasciando visibile il simbolo progettato da Ulisse Arata nel ’29.
Al momento il Bologna e il Comune sembrano essere concordi all’idea di portare avanti un progetto rispettoso del manufatto storico, anche se il vecchio mattone rosso verrà liberato solo per il 75%, lasciando l’anima di acciaio sul fronte tribuna.
Per quanto riguarda la capienza, invece, l‘obiettivo del club è di avere uno stadio che sia quasi sempre pieno. L’idea attuale prevede quindi la possibilità di ospitare da 25 a 28 mila persone. Nessun problema invece per i parcheggi: ne bastano il 10% della capienza in un raggio di 1,5 km.
Zavanella ha rassicurato tutti sulla volontà di portare avanti un lavoro che sia in grado di rispettare le norme previste dalla Fifa e dalla Uefa. Esclusa invece la possibilità di ospitare una finale di Europa League (servono almeno 40 mila posti), nè tantomeno di Champions League. Nel caso in cui la formazione rossoblù dovesse qualificarsi alle Coppa europee non ci sarà comunque alcun problema: il Bologna potrà giocare nell’impianto anche se dovesse avere “solo” 25 mila posti.
Se la valutazione della Sovrintendenza non dovesse essere sufficiente potrebbe servire coinvolgere un organismo superiore che fa capo al Ministero. Dopo la partita di domenica contro la Lazio il presidente del Bologna Joey Saputo farà un incontro per fare il punto della situazione con Zavanella con l’auspicio di poter procedere con un progetto a cui tiene in modo particolare.