Adidas nuovo Ceo, cambiano i vertici dell’azienda tedesca: dal prossimo ottobre, infatti, Kasper Rorsted prenderà il posto di Herbert Hainer alla guida del noto marchio di abbigliamento e calzature sportive.
Danese, 53 anni, amministratore delegato di Henkel dal 2008 (si è dimesso oggi), Rorsted entrerà nel comitato esecutivo di Adidas dall’1 agosto, mentre sarà ufficialmente il nuovo CEO dall’1 ottobre prossimo. «Kasper è il candidato perfetto per essere il successore di Hainer», ha commentato Igor Landau, presidente del Consiglio di sorveglianza Adidas. «Herbert ha fatto un grandissimo lavoro, sotto la sua guida il valore dell’azienda è salito da 3 a 18 miliardi di euro, sono triplicate le vendite e si sono quadruplicati utile e dipendenti. Per questo merita la sincera gratitudine di tutto il gruppo Adidas», ha concluso Landau. Notizie che hanno trovato riscontri positivi in Borsa: a Francoforte, infatti, il titolo Adidas ha guadagnato circa il 10%, a differenza di quelli di Henkel, che sono scesi di oltre il 4%.
Adidas nuovo Ceo, Hainer fuori dopo 14 anni
Una novità che comunque ha sorpreso, anche perché il contratto del 61enne Hainer sarebbe scaduto solamente nel marzo 2017. Ma un cambio di guardia che qualcuno invocava già da tempo: «Accogliamo con favore la nomina di Rorsted quale successore di Hainer e speriamo che il periodo di lunga siccità per la redditività di Adidas sia giunto al termine», il commento di Ingo Speich, gestore di Union Investment, gestore patrimoniale tra i primi venti azionisti del gruppo tedesco grazie a una partecipazione di circa l’1,2% del capitale.
Un momento comunque negativo, nonostante la crescita del titolo nel 2015 (+55%). Scarsi risultati soprattutto in Nord America e delle perdite in Russia: negli Usa, infatti, Adidas sta andando in difficoltà soprattutto per il dominio di Nike, ma anche per la crescita di Under Armour. Tutto questo nonostante il ruolo sempre più dominante nel calcio europeo, come dimostrano anche le trattative con la Federcalcio tedesca per il rinnovo della sponsorizzazione (si parla di affare da 800 milioni di euro per i prossimi 10 anni, cioè 80 milioni l’anno). Basti pensare che all’Europeo in Francia del prossimi luglio sarà proprio Adidas il marchio più rappresentato, con ben 10 nazionali sponsorizzate Adidas, meglio delle 6 squadre Nike e 5 Puma oltre a una rappresentativa a testa per Joma, Errea e Umbro. Un’esposizione che riguarda non solo le nazionali, ma anche club (come la Juventus), competizioni (vedasi Champions League) e pure calciatori, il più importante senza dubbio Lionel Messi.