Mediaset perde un altro 2,4% in Borsa e porta a -18% la performance da inizio anno. Le quotazioni sono sui livelli minimi da novembre 2014 a 3,1 euro.

Ai deludenti dati sulla pubblicita’ di novembre, diffusi la scorsa settimana da Nielsen, che evidenziavano un incremento inferiore al mercato per il gruppo televisivo, si aggiungono oggi due ulteriori fattori di debolezza per il titolo di Cologno Monzese: da una parte, gli analisti di Hsbc hanno tagliato a 3,9 euro (da 4,9) il target di prezzo confermando la raccomandazione “hold”, dall’altra le nuove indiscrezioni sull’inchiesta Antitrust relativa alla gara per l’assegnazione dei diritti tv di Serie A 2015-18 in vista dell’udienza del prossimo 16 febbraio.

In base alle comunicazioni delle risultanze istruttorie l’esame dell’Antitrust ha confermato l’esistenza di un accordo restrittivo della concorrenza tra Mediaset, Sky, Lega Calcio e Infront in occasione dell’asta e il rischio e’ di una multa complessiva per i soggetti coinvolti stimata tra i 300 e i 500 milioni circa. L’indagine si e’ chiusa a dicembre e a febbraio e’ prevista l’udienza con le difese prima della pronuncia finale dell’Authority.

Ora gli addetti ai lavori hanno già una data cerchiata in rosso: il 22 marzo verrà presentato il bilancio 2015. Allora i numeri faranno chiarezza sullo stato di salute del gruppo e potrebbero tornare in auge le speculazione di un’intesa con Sky per la cessione di Premium. D’altra parte Bloomberg non ha dubbi: a fronte dell’ebitda atteso per l’intero 2015, Mediaset è una delle società media meno care d’Europa.

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