Diritti tv Sky, a poco a poco continuano a filtrare nuove indiscrezioni sull’inchiesta per l’assegnazione dei diritti della Serie A 2015-18. Questa volta protagonista è la tv satellitare, che, come ricostruito dalla Gazzetta dello Sport, avrebbe cercato una sponda addirittura dal Governo per arginare la lobby Infront-Mediaset.

Il problema nasce, come ormai chiaro, dopo l’apertura delle buste per le offerte in Lega. Sky ha le proposte più alte per i due pacchetti principali (satellite e digitale), ma la Lega e Infront fanno muro, forti anche di un’offerta monstre di Mediaset per il pacchetto D, che potrebbe realizzarsi solamente nel caso in cui la tv di Berlusconi si aggiudicasse uno dei due pacchetti principali.

A questo punto, riporta la Gazzetta, Sky cerca di “proteggersi”, arrivando molto in alto, addirittura al Governo. Come emerge da alcune mail inviate dai manager della televisione satellitare (inserite nell’istruttoria Antitrust), si cercano contatti con MR, che il quotidiano rosa ipotizza possa essere Matteo Renzi. «Incontro con Bonaccor­si (deputata PD, ndr): molto bene, è allineata su ogni dettaglio. Ci aiuterà, sta­sera ne parla con MR e Lotti (sottosegretario alla presidenza del Consiglio, ndr). A loro interessa aspetto sistemico e l’immagine al­l’estero. Da concordare con lei prossimi passi dopo che ha parla­to con MR», questo il contenuto di una mail.

«Mi ha richiamato Monti (Riccardo, presidente dell’Agen­zia commercio estero, ndr) che ha visto Calenda (neo rappresentante del­l’Italia a Bruxelles, ndr) e parte stasera con MR per l’Asia. Con­ ferma la massima attenzione… Dalla loro hanno “solo” la moral suasion, ma nel frattempo lui chiamerà Beretta (presidente della Lega A, ndr) per far presen­te che la questione è molto diver­ sa da come la raccontano Boga­relli e Brunelli (d.g. Lega, ndr)», si legge ancora.

Diritti tv Sky, le manovre fermate dal Mondiale

Le manovre di Sky, continua la Gazzetta, proseguono, con tanto di elenco di personaggi (giornalisti compresi) ritenuti vicini alla propria causa. Almeno fino a quando l’Italia (il periodo delle mail è il giugno 2014) non viene eliminata dai Mondiali brasiliani, fallimento a cui seguono anche le dimissioni di Abete. A quel punto, Sky e Mediaset trovano l’intesa: ai primi tutta la A, alla seconda solo le big. Cioè la spartizione che l’Antitrust ritiene non in regola (e le parti oggetto d’indagine possono clamorosamente evitare la multa) e sulla quale sta indagando pure la procura di Milano.

 

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1 COMMENTO

  1. Chiaro è il motivo per cui Silvio Berlusconi non vuol cedere il Milan,è troppo importante come testa di ponte nella stanza dei bottini,pardon lapsus freudiano,bottoni dove si governano le sorti del Calcio italiano,non ci fossero in gioco l’acquisizione dei diritti televisivi per trasmettere le partite, il Vecchio Diavolo sarebbe già stato venduto e a cifre ben inferiori di quelle che si sparano sui media

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