Bilancio Puma 2015. L’aumento dei costi e i risultati ottenuti dalle varie aree pesano nei risultati di Puma. L’azienda tedesca di abbigliamento sportivo ha chiuso il 2015 con un fatturato di 3.400 milioni di euro, registrando una crescita del 14% rispetto all’andamento dell’anno precedente. L’aumento delle vendite contrasta però con l’evoluzione dell‘utile netto della società, che registra un meno 42%.
Questa situazione si verifica innanzitutto in seguito a un aumento dei costi del 16%. Il risultato finanziario di Puma registra inoltre un incremento in negativo dell’80,5% nell’anno che è da poco passato. Questo ha comportato un ulteriore calo del 30,2% dell’utile operativo, pari a 96,3 milioni di euro a causa dei “tassi di cambio sfavorevoli e l’impatto del margine lordo negativo”, secondo quanto ha sottolineato l’azienda tedesca nella sua nota annuale.
Anche se l’anno è iniziato solo da poche settimane, sono già state fatte alcune previsioni su cosa potrà succedere nei prossimi mesi. L’ipotesi più attendibile, infatti, fa pensare che possa esserci nel 2016 un aumento del risultato operativo tra il 19,4% e il 29,8%. Questo significa che si potrà raggiungere una cifra tra i 115 e i 125 milioni di euro. Possiamo quindi affermare che anche i risultati netti possano migliorare di conseguenza.
La zona dove si registra la crescita maggiore per le vendite di Puma è l’America, con un incremento pari al 22,5% pari a 1.310,8 milioni di euro. Si tratta di un risultato importante che consente di registrare per la prima volta una situazione migliore rispetto a quanto si registra in Europa, Medio Oriente e Africa. In questo mercato l’incremento è stato del 4,3%, grazie alla forza del Regno Unito, della Francia e della Germania, dove si arriva a a 1.258,2 milioni di euro.
Si tratta però della minore percentuale di crescita della società. Nella zona Asia-Pacifico, invece, il fatturato è aumentato del 17,5% e ha raggiunto la cifra di 818,4 milioni di euro. In particolare, a rendere possibile questa situazione hanno contribuito la forte domanda in Cina e in India, insieme alla cresicta registrata in Giappone.
Da segnalare anche la distribuzione del marchio, un elemento chiave per i risultati positivi ottenuti da Puma. Nel 2015, infatti, le vendite dirette hanno avuto un peso del 21,4% rispetto al fatturato totale, con un riscontro pari a 726.2 milioni di euro. Secondo Puma, questo si deve alla diffusione dei negozi, oltre al miglioramento dell’esperienza vissute dai consumatori in alcuni degli oltre 600 stabilimenti. L’azienda è presente in oltre 60 Paesi con più di 2.000 punti vendita considerando anche i franchising.
In Spagna, secondo gli ultimi dati disponibili, la società tedesca è cresciuta nel 2014 dell’1,3% con un fatturato di 51,3 milioni di euro. Tuttavia, la società ha avuto una perdita di 3,2 milioni di euro in questo esercizio. Inoltre, Puma Iberia ha mantenuto nel 2014 un debito di 12,7 milioni di euro con la multinazionale con sede in Germania. La strategia di consolidamento del brand nel mondo del calcio prosegue.