Il Dc9 della partita a scopone Pertini Bearzot non ha più le ali, né i piani di coda. Però quel Dc 9 non vuole essere rottamato. E a suo modo vola ancora. Era l’aereo del Presidente. Quello che riportò a casa l’Italia campione del mondo. Quello della celebre partita a scopone tra Pertini, Bearzot, Gentile e Zoff. E di una immagine che è rimasta nell’immaginario collettivo nazionale e di cui scrive oggi La Repubblica che a sua volta ha preso spunto da un pezzo pubblicato ieri dal sito giornaliettismo.com.
Quell’aereo, ex aeronautica militare, registrato MM61012, riacquistato per una cifra simbolica dall’Alitalia, ora è parcheggiato a Fiumicino, davanti all’aviorimessa 5. Come un ricordo appassito. E’ vecchio, malandato, non vola più.
Potrebbe essere un pezzo da museo, o un museo esso stesso, invece rischia di essere demolito. L’aereo che non può più volare dentro è perfetto, ben mantenuto. E quel tavolino lì aspetta altri sguardi e altre partite. E’ un pezzo di storia del calcio, di orgoglio azzurro. Non sarà l’Air Force One, ma dentro ci ha viaggiato una squadra che ha unito il paese.
Il Dc-9 32 acquistato nel 1974 con fondi della Presidenza del Consiglio e utilizzato dal trentunesimo stormo per trasporto sanitario e di personalità, è stato dismesso dall’aeronautica militare nel 2001 e ceduto alla Boeing.
Nel 2007 l’aereo è stato acquistato dall’Alitalia per una cifra simbolica e per addestrare i futuri tecnici. Arrivato su strada al Leonardo da Vinci, ha visto l’aggiunta del logo della compagnia di bandiera al lampo azzurro militare. Ma ora c’è un altro aereo della flotta che serve allo scopo. Chi vuole l’aereo Mundial? Alitalia lo dona, lo regala.
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