Ascolti partite serie A Sky Mediaset Premium. Riassetto organizzativo allo sport di Sky. E nel nuovo organigramma impostato da Jacques Raynaud, executive vice president sport channels & advertising, il ruolo di direttore della testata giornalistica Sky Sport viene affidato a Massimo Corcione. Questa è una vera novità per il gruppo televisivo italiano, poiché, per la prima volta, ci sarà un giornalista grande capo dello sport a cui tutti dovranno riferire. A darne notizia oggi, tra gli altri, il quotidiano ItaliaOggi.

Corcione, 59 anni in luglio, lavora in Sky dal 2004, finora era managing director di Sky sport, con Giovanni Bruno nel ruolo di direttore editoriale. Adesso, invece, si fondono i ruoli manageriali e di direzione giornalistica in un’unica persona, con Corcione che coordinerà le attività editoriali di tutte le aree: Sky Sport 24, Eventi Calcio, Eventi Altri Sport, Motori e Sky.it – Sport.

Riporteranno a Corcione tutti i responsabili di queste aree: ovvero Giovanni Bruno (60 anni in luglio), a capo dell’area Eventi Altri sport, che affiancherà anche Corcione come condirettore di Sky Sport; Fabio Caressa (49 anni in aprile), responsabile di Sky Sport24; Federico Ferri (39 anni), alla guida di Eventi Calcio; Guido Meda (50 anni a fine marzo), al comando dei Motori.

Diventa molto più chiaro capire chi comanda e quali sono i confini entro i quali ciascuno dei responsabili dello sport di Sky può esercitare la sua influenza. Caressa, per esempio, che in molti all’esterno hanno per anni identificato come il capo dello sport di Sky, d’ora in poi, invece, dovrà rispondere non solo a Raynaud, ma pure a Corcione, che diventa il suo direttore.

Oltre alla ridefinizione di ruoli di giornalisti già in Sky da molto tempo, c’è anche una new entry: dal 1° marzo, infatti, Matteo Marani (46 anni in ottobre) assume l’incarico di vice direttore di Sky Sport, dopo aver lasciato la direzione del Guerin sportivo. Era già da tempo collaboratore e volto di Sky Sport. Avrà un duplice obiettivo: supportare Caressa nella transizione di Sky Sport24HD verso un desk centrale per il canale lineare, nella realizzazione delle finestre del mosaico e nello sviluppo della app Sport; e poi affiancare Corcione nel ridisegnare i flussi di lavoro necessari al potenziamento della fornitura dei contenuti Sky Sport verso i media digitali web, app e social.

Uno dei primi dossier che Massimo Corcione, nuovo direttore di Sky Sport, dovrà affrontare sarà relativo alla offerta calcistica della domenica pomeriggio per la Serie A. Sky, infatti, resta leader assoluto per ascolti complessivi sul totale partite di un singolo turno (compresi gli anticipi e i posticipi), tanto che nell’ultima giornata di campionato, a parità di match con Premium, ha incassato 4,8 milioni di telespettatori contro i 3,4 mln di Mediaset Premium.

Negli incontri della domenica pomeriggio, invece, la leadership non è così assoluta e l’andamento della pay tv satellitare è un po’ zoppicante: per esempio, le partite della domenica tra le ore 15 e le ore 17 da settembre a dicembre, su Sky, hanno avuto una media di share del 6,41%, che è poi scesa al 6,19% nei primi due mesi e dieci giorni del 2016. Su Premium, invece (che ha la metà degli abbonati di Sky e solo i match delle otto squadre top, mentre Sky ha tutti i match), la share media da settembre a dicembre 2015 è stata del 5,09%, con una tendenza positiva a salire al 5,24% nel 2016. Insomma, ora sono appena 0,95 i punti di differenza tra i due concorrenti.

Ci possono essere varie spiegazioni relative a questo andamento: i match della domenica pomeriggio, molto spesso, sono poco interessanti, poiché le partite di cartello vengono programmate alla sera, quando giocano le tradizionali squadre Sky, ovvero Juventus, Inter e Milan; l’abbonato Sky, alla domenica pomeriggio, esce di casa più di quello Premium.

Tuttavia un pubblico tradizionalmente Sky come quello degli juventini, la scorsa domenica pomeriggio, si è praticamente diviso in due: in 504 mila hanno visto Atalanta-Juve su Sky, in 473 mila l’hanno seguita su Premium (per Juventus-Atalanta del 25 ottobre scorso, invece, in 456 mila avevano preferito Sky e appena 254 mila erano su Premium). Quasi a mostrare un avvicinamento dei bianconeri a Premium, forse anche a seguito della esclusiva sugli incontri di Champions league. Detto questo, comunque, va ribadito che il ragionamento è delimitato solo alla domenica pomeriggio. Perché sul totale partite di Serie A, anzi, gli ascolti di Sky vanno benissimo, intercettando, mediamente, il 63-64% dell’audience complessiva, contro un 36-37% di Premium.

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