Abolizione mercato di gennaio Squinzi. Il calcio italiano oggi ha due problemi che il presidente del Sassuolo Giorgio Squinzi vorrebbe si affrontassero presto: “la presenza ossessionante dei procuratori e il cosiddetto mercato di riparazione di gennaio”. Lo ha detto lo stesso Squinzi, intervenuto al programma “Radio anch’io lo sport”. A proposito di affluenza agli stadi secondo Squinzi “bisogna puntare a aumentare la presenza dei tifosi negli stadi. I nostri sono sempre piuttosto vuoti. Noi del Sassuolo abbiamo 8mila abbonati, ma Sassuolo è una cittadina di 40mila abitanti”. Ma ecco, domanda e risposta, tutta l’intervista al presidente di Confindustria.

Quanto conta il fatturato in Serie A?
Sicuramente il fatturato ha una sua importanza. Però penso che si possano ottenere dei risultati, come quelli che stiamo ottenendo noi, con una gestione saggia, con i piedi per terra, senza lanciarsi in follie.

Qual è il suo ruolo nel Sassuolo?
Io non sono operativo. La mia posizione è quella di proprietario, però non ho cariche societarie e comunque è un’operazione che viene ormai da una dozzina d’anni circa. Abbiamo acquisito questa squadra e abbiamo cercato di farla funzionare con le stesse logiche con le quali cerchiamo di fare funzionare il nostro gruppo nel business quotidiano.

Nella scorsa stagione dodici società su diciannove (una è fallita, il Parma, ndr) hanno chiuso il bilancio in passivo. Lei che idea si è fatto? Come sta, secondo lei, la Serie A?
Sicuramente ci sono delle criticità però io non vedo di particolarmente preoccupanti. Se facciamo un confronto con altri campionati, tipo ad esempio quello spagnolo, ci sono squadre che sono indebitate molto di più di quello che sono indebitate le squadre italiane. Direi che è una situazione che si può comunque controllare.

Se Berlusconi le chiedesse di Di Francesco, che cosa gli direbbe? E’ pronto per allenare il Milan uno come Di Francesco?
Io sono milanista fin dalla più tenera età, dunque mi metterebbe in imbarazzo, però non le nascondo che Di Francesco è molto importante per il nostro progetto. Quindi mi batterei come se lo chiedesse qualsiasi altro presidente di Serie A, per far sì che Di Francesco rimanga con noi

Avere i rossoneri a 4 punti, che effetto le fa? Ritiene possibile per il Sassuolo la qualificazione in Europa?
Sull’Europa League credo che sia molto difficile. Però, il fatto di essere a 4 punti dal Milan insomma… Purtroppo mi conferma da tifoso rossonero che in questo momento il Milan non è al massimo.

Si aspettava questo rendimento da parte del Sassuolo?
Io mi aspettavo il miglior rendimento che abbiamo avuto quest’anno. Lo avevo detto al mister che mi sarei aspettato una decina di punti in più dell’anno scorso. E in effetti stiamo viaggiando in questa direzione. Il Sassuolo sta facendo un’annata molto positiva e questo è dovuto al fatto che la squadra non ha subito cambiamenti forti. E’ una squadra che gioca assieme da un po’ di tempo, con molti italiani, 23 su 26 nella rosa sono italiani e quindi direi che siamo in linea con quelli che io ritengo siano le caratteristiche per fare bene.

Lei investe per passione, per andare in Europa bisogna investire, non basta questa accurata scelta dei giocatori. La sente questa necessità di andare in Europa come conseguenza logica di quello che ha fatto?
Personalmente si, anche se credo che non sarà quest’anno. Andare in Europa e dover giocare partite infrasettimanali mette una pressione sulla squadra e sui giocatori molto più forte di quella che hanno attualmente e quindi, nel giorno in cui questo si verificasse, dovremmo pensarci. Vorrei sottolineare che abbiamo prenotato alcuni giovani molto interessanti per il prossimo campionato, quindi non saremmo colti di sprovvista. Anche se qualche cosa si dovrebbe fare.

Domenico Berardi la prossima stagione sarà alla Juventus o all’estero?
Perché non a Sassuolo. Spero che lo si possa trattenere un altro anno, anche se non vogliamo mettere dei freni alla crescita di Berardi. Credo che a Sassuolo abbia trovato l’ambiente giusto. Vediamo, il giocatore è tutto nostro, c’è un’opzione per la Juventus, però io non dispero ancora di poterlo trattenere

Di Francesco e Berardi assieme alla Juve il prossimo anno?Mi sembra un po’ fantacalcio. La Juventus ha un allenatore che stimo tantissimo, che quando era a Sassuolo ci ha portato in Serie B e che liberai di fronte alle offerte del Cagliari e me ne sono pentito, perché se Max fosse rimasto con noi saremmo saliti in Serie A almeno 2 o 3 anni prima. Non penso che Max lascerà la Juve.

Il Sassuolo dimostra che fare impresa nel mondo del calcio è possibile. Il modello gestionale che lei ha applicato al Sassuolo, ce lo spieghi come se fossimo studenti di un master di gestione aziendale.
Il bilancio del Sassuolo Calcio è consolidato nel bilancio del gruppo Mapei. Quindi noi applichiamo per il Sassuolo Calcio gli stessi identici comportamenti che teniamo in l’azienda. Abbiamo investito molto due anni fa nel mercato di riparazione di gennaio per salvarci però noi tutto quello che stiamo facendo è per mantenere un sano equilibrio gestionale. Anche se, evidentemente, c’è una sponsorizzazione del gruppo Mapei importante, al pari degli sponsor delle grandi squadre.

Se ci fosse la Superlega e le dicessero: il Sassuolo non può partecipare perché nella Superlega vanno solo i club blasonati. Come la pensa lei su questo?
Io penso che la nobiltà agonistica ha un suo peso e quindi non pretenderemmo di entrare subito nella Superleague. Noi siamo per una crescita continua del Sassuolo. Il settimo posto di quest’anno, sempre che non venga ulteriormente migliorato, io lo giudico una posizione di passaggio. Punterei stare stabilmente nei primi 5.

Quali sono i difetti del calcio dal punto di vista economico? Lei cosa modificherebbe nel sistema calcio per consentire alle società di tenere i bilanci sotto controllo?
Penso che i problemi da risolvere stiano nell’organizzazione generale del mondo del calcio. Ad esempio, un fattore di instabilità è la presenza ossessionante dei procuratori e qualunque contratto è sempre rimesso in discussione e questo non dalle società ma dai procuratori dei giocatori. Un’altra cosa che io modificherei e che non farei più il mercato di riparazione a gennaio. Anche questo è un fattore di instabilità notevole. E poi bisogna puntare ad aumentare la presenza negli stadi perché se facciamo il confronto con altri campionati i nostri stadi sono sempre piuttosto vuoti.

Come vede l’attuale momento no del Milan? Che consiglio darebbe a Berlusconi?
Non penso che Silvio abbia bisogno di consigli da parte mia. Certamente un po’ più di stabilità, una visione anche un po’ più in linea con quello che stiamo cercando di portare avanti noi, quindi con investimenti sui giovani italiani penso che potrebbe fare la differenza e comunque credo che ci vogliano anche investimenti importanti.

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