Stipendi ct Euro 2016, il tecnico azzurro Antonio Conte è tra gli allenatori delle nazionali che guadagnano di più: davanti a lui c’è solo Roy Hodgson.
Can money buy success in #Euro2016? pic.twitter.com/lR4msyio6Q
— fanatix (@therealfanatix) 23 marzo 2016
Antonio Conte, quindi, è il secondo commissario tecnico più pagato tra i 24 che saranno in panchina nei prossimi Europei francesi. Lo stipendio che la Figc, grazie all’appoggio di Puma, verserà fino al prossimo giugno all’ex allenatore della Juventus è quindi di 4,6 milioni (bonus compresi), non troppo lontano dai 5 di Roy Hodgson, tecnico dell’Inghilterra e capolista in questa speciale classifica.
Più lontani gli altri big: terzo è, a sorpresa, Fatih Terim, ct della Turchia, con uno stipendio da 3,6 milioni di euro annui. Giù dal podio il tecnico della Germania Joachim Low, quarto a quota 3,2, seguito da vicino da Vicente del Bosque (Spagna, 3) e da Didier Deschamps (Francia, 2).
In fondo alla classifica troviamo invece Jan Kozak (Slovacchia, 180mila euro), Mykhaylo Fomenko (Ucraina, 170mila) e Anghel Iordanescu (Romania, 120mila euro). Ma c’è anche la sorpresa Leonid Slutsky: il commissario tecnico della Russia non riceve uno stipendio fisso, ma solo un bonus per i risultati sportivi.
Stipendi ct Euro 2016, l’Italia torna al low cost
Lo stipendio così alto di Antonio Conte, rapportato anche ai suoi colleghi, è uno dei motivi per cui, stando alle parole del presidente della Figc Carlo Tavecchio, per il prossimo allenatore la Federcalcio punterà su un’opzione low cost, possibilmente un tecnico federale. «Ricordo i grandi risultati delle nostre nazionali del 1982 e 2006, abbiamo sempre vinto con la scuola federale, con una filosogia di spiccato senso di appartenenza ai colori azzurri, con quella che gli spagnoli chiamano la “cantera” degli allenatori. Questo può essere un progetto recuperabile», ha dichiarato nei giorni scorsi Tavecchio.
In fondo, prima dell’approdo in azzurro di Conte, il budget della Figc per il tecnico si aggirava attorno al milione e mezzo di euro: con il successore dell’attuale ct si tornerà così alle “origini”, con cifre più che dimezzate rispetto ad oggi.