Simeone ad Harvard. Diego Pablo Simeone è certamente uno degli allenatori più apprezzati in ambito europeo per i risultati e la gestione adottata da quando siede sulla panchina dell’Atletico Madrid. A confermare le sue doti arriva anche una gratifica dell’Università di Havard. La rivista “Harvard Business Review”, il periodico di management e business del famoso ateneo americano, infatti, ha inserito il tecnico e il suo modo di studiare e concepire il gruppo tra i temi da approfondire in aula.

Come riporta “Repubblica”, la rivista ha pubblicato uno studio sul modello della filosofia del tecnico e la sua applicazione all’Atletico. L’analisi è stata l’occasione per mettere in evidenza anche alcune chiavi di lettura sui fattori di successo che Simeone utilizza a Madrid, per ottenere risultati eccellenti nel breve termine.

A dimostrazione del buon lavoro svolto dall’argentino ci sono ovviamente i risultati. Nel suo quinquennio all’Atletico Madrid, infatti, ha conquistato una Coppa Uefa, una Supercoppa Uefa, una Coppa del Re, una Supercoppa spagnola, oltre ad avere interrotto la lunga egemonia di Barcellona e Real Madrid, vincendo un titolo che mancava nella bacheca dei Colchoneros ormai da 18 anni.

Tre professori del celebre ateneo hanno così voluto studiare le possibilità di adattare il “Cholismo”, inteso come metodo di gestione del gruppo del “Cholo” Simeone, a una qualsiasi impresa che abbia necessità di farsi spazio all’interno di un mercato dominato da concorrenti di dimensioni e forza molto maggiori.

Il piano su cui spostare una battaglia che sarebbe persa se combattuta in campo aperto con le stesse armi, diventa così la ricerca di standard di assoluta eccellenza nel breve periodo, in grado di competere con gli obiettivi delle grandi imprese focalizzate invece sul lungo periodo: secondo i tre professori spagnoli, Simeone è un maestro in quest’ambito, per le sue spiccate capacità di:

  • focalizzarsi sulle risorse a disposizione nel breve periodo;
  • rinnovare e sviluppare il talento in maniera costante e continua;
  • creare gruppi motivati che siano integrati e allineati ai valori-base della società;
  • adattarsi in continuazione ai cambiamenti di scenario.

Il lavoro di Simeone, infatti, merita di essere analizzato per la capacità di ricavare una nicchia importante all’interno di un sistema dominato da Barcellona e Real Madrid. L’allenatore ha così introdotto un approccio “partita per partita”, che si è alla fine rivelato proficuo. Per trasmettere questa filosofia al gruppo, però, Simeone (e in senso lato, l’imprenditore, se ci caliamo in un contesto aziendale) è stato in grado di:

  • identificare i punti forti e deboli all’interno di un gruppo;
  • dare un obiettivo chiaro da perseguire:
  • padroneggiare le tecniche di comunicazione;
  • essere preparato a comprendere e adattarsi alle differenze individuali.

In sostanza, Simeone viene visto come un equilibrista tra l’ambito imprenditoriale e quello sportivo, una figura che acquista una grande rilevanza all’interno del club e uno dei maggiori responsabili delle sorti del club stesso”.

L’operato dell’argentino si è rivelato inoltre degno di nota per la capacità di valorizzare giocatori non particolarmente conosciuti, ma che si sono rivelati di grande talento, soprattutto se inseriti in uno scacchiere praticamente perfetto. I componenti della rosa dell’Atletico Madrid sono infatti stati in grado di esprimere il meglio di sé e raggiungere risultati inizialmente impronosticabili grazie all’aiuto e al sostegno dello stesso allenatore.

Seguendo il modello di Simeone, una qualunque impresa può dunque adottare una gestione focalizzata sull’eccellenza operativa nel breve periodo che le permetta di competere nei mercati dominati da grandi aziende. Questa strategia sul breve periodo, però, deve essere – in conclusione – “sostenuta dalle azioni motivazionali dei leader dell’impresa. È possibile competere con i più grandi solamente raddoppiando gli sforzi e la dedizione al lavoro, una filosofia che Simeone trasmette quotidianamente ai propri giocatori in allenamento”.

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Giornalista, laureata in Linguaggi dei media all'Università Cattolica di Milano. Esperienza soprattutto in siti internet e qualche incursione in TV e sulla carta stampata.