Berlusconi al bivio sul Milan – Silvio Berlusconi torna a fare il punto sul futuro del Milan e indica con chiarezza quelle che sono le due strade che la proprietà intende percorrere per il rilancio del club. «Abbiamo due soluzioni davanti», ha spiegato l’ex premier: la prima passa dalla ricerca di «una è un gruppo che possa entrare nella compagine azionaria del Milan portando dei capitali importanti». Una soluzione perseguita, ma senza risultati tangibili da oltre un anno, e che passerebbe dalla cessione del 48% del club al broker thailandese Bee Taechaboul o ad altri soggetti che fossero disposti a valutare il club almeno 1 miliardo di euro.

La seconda opzione evidenziata da Berlusconi come alternativa all’arrivo di un socio di minoranza è quella di limitare gli investimenti dando vita nel tempo a «un Milan tutto italiano, con tutti gli atleti che vengono fuori dal vivaio rossonero e che facciano una squadra diversa dalle altre, che possa mettere a frutto un tipo di gioco fatto di tecniche provate».

«E’ un qualcosa che ho in mente in modo molto chiaro», ha spiegato ancora Berlusconi, indicando in Gigio Donnarumma («non si vende, sarà il portiere del Milan dei prossimi 15 anni») uno dei pilastri di questo futuribile Milan autarchico.

Parlando ai microfoni di Radio Rai, Berlusconi non si è invece sbilanciato sul destino della panchina del Milan. Mihajlovic è fortemente a rischio, Eusebio Di Francesco è il successore più accreditato, mentre il ct Antonio Conte, al di là di quanto scritto nei giorni scorsi da alcuni tabloid inglesi, è nulla più di una suggestione, visto che è destinato ad accasarsi al Chelsea dopo l’Europeo.

«Non credo che questi nomi siano quelli giusti per il futuro del Milan. Per quanto riguarda Sinisa vediamo come finirà la stagione e poi prenderemo le decisioni», ha frenato Berlusconi, «Conte è un ottimo allenatore ha fatto bene alla Juve ma non posso dire una parola definitiva perché siamo nel mezzo di una situazione decisionale che non si è ancora completata. Siamo nella corrente di cambiamento verso il bene assoluto per il Milan».

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