Suning Commerce Group chi sono cinesi Inter, Erick Thohir avrebbe trovato nell’azienda che possiede il Jiangsu i nuovi soci per la società nerazzurra. Un nuovo partner che, se l’affare andasse in porto, potrebbe dare nuovo vigore ai piani del patron interista.
Nonostante sia tra le più note in Cina, il Suning Commerce Group, però, in Italia è pressochè sconosciuto. Fondata il 15 maggio 1996 e con sede a Nanjing (Nanchino), è uno dei più grandi rivenditori di elettronica in Cina. Si tratta di una catena di distribuzione specializzata in elettronica ed elettrodomestici di ampio consumo, vendendo ad esempio televisioni ma anche frigoriferi, lavatrici, ecc. Nei suoi 1600 negozi in oltre 700 città tra Cina, Hong Kong e Giappone inoltre fornisce anche servizi riguardanti software, installazione e manuntenzione di micro-computer e apparecchi elettronici: in sostanza, è una sorta di Mediaworld o Unieuro cinese, per intenderci, con anche una piattaforma di e-commerce decisamente sviluppata (nella top-3 delle migliori in Cina) in cui vende anche libri, cosmetici, prodotti per bambini ecc. Inoltre, la Suning Commerce Group sta provando ad espandere il proprio campo d’azione, con nuovi investimenti riguardanti il settore dei media e della produzione di contenuti e la vendita al dettaglio di prodotti sportivi.
Stando ai dati forniti da Forbes, al 2015 il Suning Commerce Group ha oltre 13mila dipendenti, con un valore complessivo dell’azienda di 16,2 miliardi di dollari e i ricavi delle vendite che nello stesso anno hanno toccato quota 17,6 miliardi. Il presidente è Zhang Jindong, 28° uomo più ricco di Cina e 403° al mondo, con patrimonio stimato da Forbes in 4,1 miliardi di dollari. Un’azienda che attira anche investitori: è da poco ufficiale l’accordo con il quale Alibaba, compagnia leader nel commercio elettrinoci, ha speso 4,6 miliardi di dollari per il 20% delle quote di Suning (che dal 2004 è quotato alla Borsa di Shenzen), che a sua volta ha acquistato l’1,1% di Alibaba per 2,28 miliardi di dollari.
Suning Commerce Group chi sono cinesi Inter, il ruolo nel calcio
L’interesse per lo sport, però, è andato anche oltre il commercio. Lo scorso dicembre infatti il Suning Commerce Groupo ha acquistato per circa 73 milioni di euro la squadra di calcio di Jiangsu, cambiandone anche il nome (da Jiangsu Sainty a Jiangsu Suning Football Club). Un club che gli appassionati di calciomercato hanno già imparato a conoscere a gennaio, quando la società cinese si è mossa anche in Italia per piazzare un paio di colpi, anche se poi le trattative per Luiz Adriano e Guarin si sono rivelate un bluff. Non quelle all’estero, però: sono sbarcati in Cina Alex Teixeira dallo Shakhtar Donetsk per 50 milioni di euro e Ramires dal Chelsea per 28.
Ora, nel mirino, ci sarebbe una quota di minoranza dell’Inter, che potrebbe sfruttarla anche, nell’eventualità, come sponsor. Tuttavia non sarebbe l’unica in corsa, con Thohir che prosegue nella sua ricerca di un gruppo commerciale importante per lo sfruttamento del brand (cioè che aiuti ad aumentare i ricavi).
Letta così sembra il seguito della strategia di Thohir: non rimanere da solo in un’impresa costosa, ma che può avere risultati positivi sul medio-lungo periodo. Parlo dal punto di vista dei ricavi e della redditività della società. Un asse orientale che supporti la crescita commerciale ed economica del club, ma con una “testa di ponte” ben salda in Italia, nelle mani del più interista tra gli interisti, Moratti e Famiglia, per mantenere il legame affettivo tra tifosi e proprietà, che è un capitale da non disperdere. Cosa pensi di questa lettura? La mia speranza è questa, vorrebbe dire una società più “ricca”, più solida, dunque più vincente (con dirigenti capaci, ovviamente…) ma anche non lontana dall’affetto dei suoi tifosi (tipo Atletico Madrid…).
Grazie