Tycoon malese per il Bari pronti 12 milioni – Una bandiera malese in tribuna e uno striscione esposto in curva Nord hanno riacceso i riflettori sul futuro del Football Club Bari 1908, società guidata dall’ex arbitro internazionale Gianluca Paparesta. Lunedì sera, durante il big match di Serie B contro il Cesena, gli stendardi mostrati alle telecamere sono stata letti come un messaggio di benvenuto al nuovo potenziale azionista biancorosso: secondo la stampa locale, sarebbe Datò Dr. Ahmad Noordin, facoltoso tycoon malese che a inizio gennaio aveva amoreggiato con la Lazio di Claudio Lotito, più di un amico per Paparesta.

Datò sarebbe interessato ad acquistare il 51% della società, con un investimento che dovrebbe essere di almeno 12 milioni. Le alternative per raggiungere l’accordo sarebbero due: rilevare subito la metà e diventare l’azionista di riferimento della società o entrare a piccoli passi nel Bari per poi aumentare lo stock. Quello che è certo è che l’attuale presidente vuole vendere almeno una parte del suo pacchetto ed è da tempo alla ricerca di soci. A fine dicembre il 5% della squadra è andato all’imprenditore pugliese Cosmo Giancaspro, ma si è sempre saputo che non sarebbe finita lì.

Il Bari, conquistato da Paparesta nell’asta fallimentare del 20 maggio 2014 a 4,8 milioni di euro, ha chiuso il primo esercizio di bilancio (il 30 giugno 2015) con un rosso di 1,4 milioni di euro che, rapportato al capitale sociale di due milioni, ha fatto scattare l’obbligo di ricapitalizzazione nell’esercizio successivo. L’11 è previsto un consiglio di amministrazione e, come riportato oggi dall’edizione locale di Repubblica, potrebbe essere il giorno di Datò che, a quel punto, dovrebbe essere per la prima volta al San Nicola sabato 16, quando è in programma Bari-Como.

Il tycoon malese nei primi giorni di gennaio ha fatto tappa a Formello, la casa della Lazio e di Lotito. In quell’occasione al centro dei discorsi c’erano sinergie tra i biancocelesti e la Malesia, soprattutto per l’organizzazioni di amichevoli e per lo sviluppo dell’Academy laziale. Ai microfoni di Lazio Style, l’uomo d’affari malese spiegò che la volontà del Paese è di “ritornare ad essere un’eccellenza nel calcio, anche il Primo Ministro malese la pensa come me. E nella Lazio pensiamo di aver trovato il partner ideale”. Oggi, a giudicare dagli eventi, sembra che il suo sguardo sia proiettato verso Sud e non è da escludere che a spingere Datò verso Bari non sia stato proprio Lotito: il presidente della Lazio già in passato ha cercato di aiutare la società di Paparesta, come dimostrato da alcune intercettazioni telefoniche pubblicate nei mesi scorsi

Se l’affare malese è emerso all’improvviso, sullo sfondo resta Herman Zheng che a dicembre ha detto di voler acquistare il Bari, valutandolo 12-15 milioni di euro. Secondo fonti di CF – Calcio e finanza molto vicine a Zheng, la road map cinese, alla luce delle novità di queste ore, non cambia: come da programma, a metà aprile l’imprenditore arriverà a Bari ed è pronto per parlare con con Paparesta e soci. “La verità – spiega – è che si vuole andare oltre il calcio: quello che interessa è il brand Puglia”. Si direbbe a prescindere dalle quote della squadra di calcio pugliese e del tycoon malese.

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