Quanto ha investito Della Valle nella Fiorentina? Il patron dei viola si appresta a festeggiare il 13° anno di presidenza, e continuano i versamenti nelle casse della società per poter tenere la squadra a buoni livelli.
La storia di Diego Della Valle alla Fiorentina inizia nell’estate 2002, quando il patron di Tod’s acquista la Fiorentina 1926 Florentia, nata (per volontà del sindaco di Firenze Leonardo Domenici) dopo il fallimento della società viola. Della Valle si ritrova tra le mani un club senza debiti e per il quale non ha sborsato nulla, ma solo nel primo anno investe 7,5 milioni per un aumento di capitale e altri 4,2 per la ricapitalizzazione. Il primo bilancio, con la squadra in Serie C2, si chiude con un rosso di 6,4 milioni.
Da lì comincia la scalata della Fiorentina, con Della Valle che nel maggio 2003 riacquista la vecchia denominazione. Nel 2003 subito in B (per meriti sportivi), la stagione seguente addirittura nuovamente in Serie A. Nel frattempo le perdite di bilancio proseguono: -3,8 tra giugno e dicembre 2003 (da qui in poi il bilancio inizia a seguire l’anno e non più la stagione sportiva), -10 milioni nel 2004, -9 nel 2005, addirittura -19 nel 2006, stagioni in cui la società viene coinvolta anche in Calciopoli. Della Valle anche per coprire le perdite mette pesantemente mano al portafoglio, perché gopo gli iniziali 11 milioni della prima stagione ne spende altri 88 negli anni tra il 2003 e il 2006.
E non finisce certo qui, perché il patron ne versa altri 50 tra il 2007 e il 2009, quando la Fiorentina inizia a farsi rivedere anche in Europa. Investimenti talmente corposi che, nonostante il bilancio continui a perdere negli anni seguenti, per un paio di stagioni Della Valle non ha bisogno nemmeno di ripianare le perdite, visto quanto speso in precedenza.
Quanto ha investito Della Valle nella Fiorentina, i finanziamenti
In compenso, iniziano a comparire anche i primi finanziamenti fruttiferi: 15 milioni (più altri 5 dirimborso crediti per consolidato fiscale) nel 2011, 7 sia nel 2013 che nel 2014, 15 nel 2015. Nonostante i due bilanci chiusi in utile nel 2012 e nel 2013, infatti, la società ha sempre bisogno di liquidità, tanto che accanto ai prestiti continuano i versamenti in conto capitale, 71 milioni nelle ultime quattro stagioni (fino al dicembre 2015).
Il totale, quindi, è di 221 milioni solo di soldi spesi direttamente (e altri 50 come finanziamenti), a fronte di un risultato netto complessivo di -149,4 milioni: parliamo in media di investimenti per 15,8 milioni e una perdita di 10,6 milioni l’anno. Cifre leggermente inferiori di quelle rivelate dal ds viola Daniele Pradè nel settembe scorso («Questa è una proprietà importante, che in questi anni ha messo nelle casse 320 milioni di euro. No fittizi, ma di cassa, di tasca propria» aveva dichiarato il dirigente della Fiorentina), ma comunque di una certa rilevanza.