Stadio Roma progetto CONI – Un piccolo passo in avanti verso la realizzazione del nuovo stadio della Roma: la società ha presentato al CONI la documentazione tecnica del progetto per la casa di proprietà dei giallorossi. Ora il dossier, consegnato in digitale alla massima autorità sportiva del Paese, sarà sottoposto ad un esame preliminare. Insomma, avanti di una casella: questa tappa rappresenta l’inizio del processo che vedrà successivamente la presentazione del dossier completo dello stadio della Roma – Tor di Valle alla Regione Lazio. La documentazione consentirà alla Commissione Impianti Sportivi di dare il proprio parere alla Conferenza dei Servizi e le prime risposte sono attese già dalla prossima settimana.
“Consegnare il progetto dello stadio al CONI è la prima tappa del processo di presentazione” ha spiegato David Ginsberg, responsabile del progetto per la società di James Pallotta. “Il CONI – ha aggiunto – è sempre stato un partner onorevole e importante per l’AS Roma e abbiamo intenzione di proseguire questa partnership duratura negli anni a venire”. Il Comitato olimpico italiano potrà valutare i disegni dettagliati del progetto e le relazioni allegate che riguardano lo stadio, il centro di allenamento e il Roma Village – che sarà la casa dei tifosi.
Sui tempi di realizzazione c’è incertezza anche per le tante autorizzazioni che devono essere ancora firmate. Ma Pallotta solo qualche settimana fa ha detto che ci sarebbe “da spararsi” se i lavori fossero terminati nel 2021, come paventato dai pessimisti. Unica cosa al momento certa è che la futura casa dell’AS Roma è stata inclusa nella candidatura avanzata dalla Capitale per ospitare i Giochi Olimpici del 2024: “Speriamo – ha detto Ginsberg – che lo Stadio della Roma possa svolgere un ruolo chiave in un evento così importante”.
Il presidente del CONI, Giovanni Malagò, promette velocità. “Gli uffici, il prima possibile, daranno le loro impressioni. Saremo il meno burocratici possibile, nel rispetto delle regole perché c’è un iter. Non faremo sconti a nessuno, tantomeno regali come è giusto che sia”. A proposito dell’uso dello stadio per le gare del torneo di calcio di Roma 2024, Malagò ha ribadito che “nel dossier della candidatura abbiamo previsto questa opportunità. Laddove fosse pronto, lo utilizzeremo sicuramente e magari non solo per le partite di calcio ma per altri sport come baseball e hockey su prato. In caso contrario, il dossier olimpico è comunque chiuso e sistemato”.
Il problema di questo progetto non è tanto lo stadio o il Roma Village, cioè le strutture per la squadra e per i tifosi, ma l’enorme progetto edilizio che ci sta dietro: 3 grattacieli e un miliardo di metri cubi a uso privato. Io ricordo che il progetto Continassa avanzato dalla juventus ci ha messo 5 anni ad andare in porto e dopo 7 sarà finito, ed è stato modificato 4 volte in 4 anni per permettere alla società di tirarlo su, perchè con la legge sugli stadi hanno reso impossibile l’investimento in immobiliare adibito ad abitazione in progetti sportivi. Ora un’analisi rapida e sommaria (perchè le carte ancora non le ho viste): questo progetto è 10-15 volte più grande di quello della Continassa, ha tanti limiti ambientali (dal rischio idrogeologico alla zona lungo l’argine che è già stata riconosciuta come ambiente naturale protetto) e, come scritto nell’articolo, un sacco di licenze e autorizzazioni, e in mezzo c’è anche l’elezione del sindaco, e se va su quella del M5S ho moltissimi dubbi sia sui tempi che sulla fattibilità. Considerando tutto questo è evidente perchè il progetto è stato mostrato al coni prima che al comune o alla regione: vogliono che il comitato olimpico inizi a fare un pò di pressioni per questo progetto che rischia di arenarsi.
Se questo progetto non andrà in porto, per l’Italia calcistica è finita e anche l’ultima speranza di risollevarsi verrà buttata nel water insieme a decine di migliaia di posti di lavoro.