Copa Libertadores finale gara secca, la Champions sudamericana potrebbe introdurre una novità non da poco, “cancellando” la classica finale con andata e ritorno.
A rivelarlo è stato Alejandro Domínguez, presidente della Conmebol, in un’intervista al quotidiano colombiano El Tiempo. «Mi piacerebbe, in breve tempo, far disputare un’unica finale, che venga disputata alternanza nei 10 paesi coinvolti», ha dichiarato il numero 1 della Federazione sudamericana. «Dovremo trovare un modo per sostituire i ricavi delle partite di andata e ritorno. Ogni paese dovrà proporre una città e dorvrà trovare un modo per dare alle squadre lo stesso valore della doppia gara». Una finale in campo neutro, quindi, e che cambi sede ogni stagione, come avviene nel Vecchio Continente.
Non sarà, comunque, l’unica modifica che avvicinerà la Libertadores alla Champions League. «Stiamdo studiando il metodo della Uefa per quanto riguarda i diritti tv, vogliamo fare qualcosa di simile alla fine dell’attuale contratto, che scade nel 2018», ha ammesso Domínguez.
L’obiettivo resta quello di aumentare i ricavi per le società. «I premi aumenteranno. Come? Abbiamo iniziato a parlare con aziende che potrebbero presentare offerte di sponsorizzazione, sarebbe molto importante perché i ricavi crescerebbero in maniera significativa – ha proseguito il presidente della Conmebol -. Abbiamo anche chiesto ad una società per capire qual è il reale valore del nostro prodotto».
Copa Libertadores finale gara secca, il calendario
Inoltre, si parlerà anche del calendario della Libertadores. «C’è una proposta affinchè duri una stagione, e se ne parlerà. Non mi piace l’attuale format, dura molto e ci sono modifiche importanti delle squadre a competizione in corso», le parole di Domínguez.
L’ultima apertura riguarda la possibilità di associarsi con la Concacaf, la Federcalcio di nord e centro America, per quanto riguarda la competizione. «Stiamo studiando di associarci con la Concacaf, però bisogna analizzare bene i dettagli, i trasferimenti, bisogna studiare l’accordo però è un buon momento per farlo». Un modo anche per evitare la fuga dei club verso l’Americas Champions League.