Nessuna frenata nella trattativa tra l’Inter e il Suning Commerce Group. O meglio, serve tempo e pazienza, come per tutte le operazioni che riguardano la cessione di quote del club in cui si valutano le offerte di più gruppi. E’ questo il pensiero dell’ex presidente dell’Inter, Massimo Moratti. E forse nessuno meglio di lui sa quanto lavoro c’è dietro la vendita di una società: solo tre anni fa affidò la sua Inter a Erick Thohir dopo mesi di incontri e colloqui.
Una scelta sofferta di cui non si pente, anche se quando gli viene chiesto se si aspettava maggiori investimenti dalla nuova proprietà risponde: «Sì, però allo stesso tempo l’Inter ha problemi di spesa dovute al fatto che ci sono regole internazionali. Bisogna stare attenti da quel punto di vista. Non è questione di spendere poco o tanto. E’ questione di spendere in modo che compri giocatori che ti servono. Magari fortissimi non ti servono e meno forti sì. E’ fortuna e trovare un accordo con l’allenatore».
Dopo giorni di riflessione, in cui ha preferito rimanere defilato, Massimo Moratti oggi torna a parlare. Si concede ai giornalisti che lo attendono sotto la sede della Saras e cerca di fare chiarezza. Lo fa raccontando la cena di venerdì scorso con il presidente nerazzurro. Un faccia a faccia come sempre cordiale. «Non abbiamo mai avuto vedute discordanti. Lui è gentilissimo, simpatico e ottimista. Mi ha aggiornato – spiega l’ex patron – sulla trattativa con il Suning che ha bisogno di tempo. Poi mi ha raccontato del Fair Play Finanziario che naturalmente preoccupa e su cui bisogna fare molta attenzione».
Crucci di Thohir che cercherà comunque di accontentare il tecnico Roberto Mancini intervenendo sul mercato. L’obiettivo è prendere almeno un paio di giocatori di qualità senza dimenticare i parametri imposti dall’Uefa. Mancini attende risposte concrete dalla società che resta comunque convinta del fatto che lui sia l’allenatore adatto all’Inter per capacità e mentalità vincente. Moratti è certo che resterà sulla panchina nerazzurra: «C’è un dialogo tra lui e Thohir ma credo che rimarrà».
L’Inter ha costruito un progetto intorno a Mancini, con l’obiettivo di tornare in Champions League, traguardo soltanto rimandato di una stagione. Il club che si è già mosso sul mercato: dal Siviglia arriverà Banega per rinforzare il centrocampo, Erkin dal Fenerbahce è un affare fatto e sarà il nuovo terzino nerazzurro. Piacciono Biglia e Candreva, ma bisogna trattare con il presidente della Lazio Lotito. Nomi scritti sul taccuino di Ausilio che dovrà piazzare anche alcuni giocatori già vicini all’addio: Handanovic vuole disputare la Champions, Telles non sarà riscattato, Santon non è nei piani nerazzurri e bisogna trovare un acquirente per Jovetic, il cui feeling con Mancini forse non è mai nato.