Paracadute Premier League retrocessione, le polemiche in Italia per la vicenda Verona-Palermo non si sono ancora calmate. Ma c’è chi, come le società di Premier League, riceve anche cifre maggiori.
La pioggia di milioni che cadrà sui club per i nuovi accordi sui diritti tv ha costretto il campionato inglese a rivedere i propri criteri. Fino alla stagione in corso, infatti, le società che retrocedevano in Championship ricevevano contributi per un periodo fino a quattro stagioni, nel caso in cui non ritornassero in Premier League. Dalla prossima annata, invece, le società riceveranno il paracadute per tre anni, soltanto due invece se sono società che tornano in B l’anno successivo alla promozione.
I soldi vengono distribuiti equamente secondo un criterio prestabilito:
– il primo anno le società incassano il 55% della quota fissa di diritti tv spettante ai club di Premier;
– il secondo anno il 45%;
– infine il terzo anno il 20%.
Nel caso, come detto, di una società che retrocede l’anno successivo alla promozione, la stessa riceverà il 55% la prima stagione e il 45% nella seconda. Al totale, inoltre, viene tolta una quota pari al 30% della “terza rata”, che viene distribuita come solidarietà ai club della Championship.
Paracadute Premier League retrocessione, le cifre
Parliamo, però, di cifre di una certa rilevanza. La quota fissa, infatti, grazie al nuovo contratto è di circa 90 milioni di euro. In sostanza quello che i club perdono in una sola stagione dai diritti tv viene distribuito sulle tre stagioni, visto che il totale del paracadute si aggira sui 95 milioni di euro.
Un sistema che quindi, a differenza di quello italiano, si basa su maggiori certezze, indipendentemente dai risultati delle stagioni a seguire, e su una maggiore equità, oltre che, come ovvio, su cifre molto maggiori, vista soprattutto la differenza di ricavi in Premier League in quanto a ricavi da diritti televisivi.