Lettera Pasini Baumgartner LegaPro Seconde Squadre B. Due presidenti di LegaPro, Giuseppe Pasini della Feralpi Salò e Walter Baumgartner del Sudtirol, hanno spedito nei giorni scorsi una lettera alla Gazzetta dello sport indirizzata al direttore Andrea Monti e a Nicola Binda. La missiva è stata ripresa questa mattina dal quotidiano rosa. I presidenti lamentano l’uscita del leader della LegaPro Gabriele Gravina sul tema delle seconde squadre e avanzano tutti i dubbi legati ad una simile riforma.
Di seguito riportiamo il testo della lettera di cui CF – calcioefinanza.it è venuta in possesso
“Con la presente siamo ad esporLe alcune considerazioni personali con riferimento al tema delle seconde squadre di Serie A in Lega Pro; argomento trattato anche recentemente dal Vostro quotidiano.
Difatti, dopo aver letto di un’apertura “epocale” da parte del Presidente della Lega Pro, Gabriele Gravina, ci sembra necessario, anche per tutelare le realtà calcistiche che rappresentiamo (“piccole” ma “sane”), sollevare alcune perplessità sulla bontà di tale operazione:
Come potrà essere garantita la regolarità del campionato se queste seconde squadre saranno considerate “fuori classifica”?
E’ certamente vero che ogni squadra dovrebbe giocare per vincere ma (forse) non va sempre così: queste squadre, che non hanno alcun interesse alla posizione finale di classifica, potrebbero trovarsi a “falsare” involontariamente, ma in maniera decisiva, la regolarità del campionato di Lega Pro.
Non si creerà con questa riforma un’incrinatura irreversibile nei rapporti tra società di Serie A e società di Lega Pro?
Nel corso degli anni le società di Lega Pro hanno ottimamente formato i migliori giocatori delle squadre Primavera delle società di A e di B, contribuendo in maniera decisiva al loro processo di crescita: con l’ingresso delle seconde squadre si rischierebbe di interrompere questo rapporto collaborativo e proficuo per ambo le parti.
Non verrà messo a rischio il lavoro di formazione territoriale delle società di Lega Pro?
Partendo dal presupposto che la Lega Pro è il campionato delle piccole Province (e non solo), aumentando il numero delle seconde squadre, a discapito delle squadre professionistiche attualmente presenti, si rischierebbe di togliere risorse importanti a realtà con grandi potenzialità di sviluppo per la crescita di giovani calciatori.
Si tratta forse della risposta ai troppi Club professionistici e alle classifiche falcidiate dalle penalizzazioni?
Noi riteniamo che, più che la riduzione del numero di squadre che attualmente compongono la Lega Pro o l’introduzione delle seconde squadre nella stessa, sarebbe opportuno adottare regolamenti più stringenti in termini di iscrizione al campionato, estromettendo ab origine quelle società che non rispettano i requisiti, soprattutto economico-finanziari.
La ringraziamo per l’attenzione e porgiamo i migliori saluti”.