Finale Champions League 2016 indotto. Manca sempre meno all’appuntamento con la finale di Champions League in programma sabato 28 maggio a San Siro dove a sfidarsi saranno Atletico Madrid e Real Madrid. La città lombarda è sempre più in fermento in vista dell’evento, che potrà generare importanti vantaggi anche sul piano economico. Secondo uno studio effettuato dalla Camera di Commercio di Monza e Brianza, l’indotto turistico per la città generato dall’evento sarà particolarmente ingente e superiore di poco ai 25 milioni di euro,
Questa cifra può essere raggiunta grazie a un indotto creato dagli 80 mila tifosi attesi nel capoluogo lombardo, che destineranno allo shopping 5,6 milioni di euro e spenderanno 4,5 milioni di euro per i servizi di ristorazione e 12,7 milioni di euro per l’alloggio. Per quanto riguarda i trasporti, visite e altre spese l’indotto previsto è invece di 2.2 milioni di euro.
La Camera di Commercio avanza però un’ulteriore ipotesi: l’indotto generato da un evento così importante come la finale di Champions League avrebbe potuto essere ancora più elevato se una delle due squadre a contendersi il titolo fosse stato il Manchester City, eliminato proprio in semifinale. Questa idea nasce dalla consapevolezza che il budget che i tifosi inglesi solitamente impiegano in queste situazioni è maggiore rispetto a quello di appassionati di origine tedesca o spagola.
Un’ipotetica finale Manchester City-Atletico Madrid avrebbe così generato un indotto di 26,2 milioni di euro, mentre una sfida tra Bayern Monaco e Real Madrid avrebbe fatto scendere l’indotto a 24,1 milioni di euro.
Nei prossimi giorni saranno comunque tantissimi i tifosi spagnoli pronti a riversarsi a Milano. A confermarlo anche una ricerca effettuata dal motore di ricerca di viaggi Kayak.it, che ha registrato importanti incrementi nelle ricerche e nelle prenotazioni di voli e hotel a Milano dal 27 al 30 maggio. Guardando agli alberghi, i dati mostrano che le ricerche di una stanza per un soggiorno previsto tra venerdì 27 e lunedì 30 maggio sono aumentate addirittura del 175% rispetto all’anno precedente, quando proprio in questo periodo Expo 2015 era stato inaugurato da quasi un mese.