Il vertici interisti sono tornati dalla Cina con sensazioni positive per quanto riguarda l’entrata di Suning nel capitale del club nerazzurro. Lo riporta La Gazzetta dello Sport questa mattina spiegando che si è chiuso il viaggio in Cina della delegazione interista composta dal ceo Michael Bolingbroke, dal corporate director Michael Williamson, dal chief sport administrator Giovanni Gardini e del chief revenue officer Michael Gandler.

Il quotidiano milanese spiega che l’occasione è stata utile per scambiare informazioni con i rappresentanti di Suning e soprattutto perché in corso Vittorio Emanuele si spera sia servita a riavvicinare le parti dopo lo stallo che aveva portato i cinesi ad interrompere la due diligence a causa di una differenza di valutazione sul valore del club fatta dalle due parti troppo ampia. Il tutto complicato anche dalla situazione debitoria dei nerazzurri, che entro il 2019 dovranno estinguere il maxi prestito da 230 milioni ottenuto da alcuni fondi attraverso Goldman Sachs. Secondo il quotidiano sportivo il numero uno di Suning Zhang Jidong e i suoi uomini sono stati invitati a San Siro per la finale di Champions League tra Real e Atletico Madrid, ma non è affatto scontato che riescano ad essere a Milano per il weekend.

In questo contesto un ulteriore spiraglio di ottimismo è arivato da Massimo Moratti, a Roma per una conferenza del Csi. «Può darsi che ci siano novità ­ ha detto l’ex patron ­, ma questo lo sanno più loro (Thohir e i suoi uomini, ndr.). Se mantengo il mio 30%? Per il momento sì, sono ancora dentro, ma escludo un mio ritorno. Un nuovo ciclo dell’Inter? Nella vita ci sono sempre i momenti giusti per ripartire, forse tra un po’ arriverà» ha concluso il petroliere.

 

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