Real e Atletico Madrid

Real Atletico Madrid stadi. Real e Atletico Madrid tra pochi giorni si affronteranno a San Siro nella finale di Champions League, ma già da ora le due società sono al lavoro per il futuro del club. Il presidente del Real Madrid sta infatti per sbloccare l’ultimo ostacolo attualmente esistente nel percorso che può portare alla ristrutturazione del Santiago Bernabeu. Il sindaco della capitale spagnola, Manuela Cermena, ha annunciato che le trattative con i Blancos stanno proseguendo in modo proficuo.

Il primo cittadino ha inoltre precisato che “l’accordo è stato raggiunto e deve solamente essere formalizzato”. Questa decisione arriva a un anno di distanza dallo storico “no” del Comune che aveva bocciato l’idea dei madrileni sostenendo che andasse contro il piano regolatore. Il progetto prevedeva la ristrutturazione esterna dello stadio, nonché la costruzione di un albergo e di un centro commerciale.

Secondo quanto riferisce la testata iberica Palco 23, il Real rinuncerà a espandersi fino al parcheggio del Paseo de La Castellana.

Lo stadio Santiago Bernabeu
Lo stadio Santiago Bernabeu

Resta però ancora da capire come verrà rimodulata l’offerta commerciale per un progetto complessivo da 400 milioni di euro. Per riconvertire il centro commerciale in hotel, infatti, si perderà un’area di quasi 6.000 metri quadrati. L’amministrazione cittadina ha però precisato di non avere intenzione di tornare sui propri passi.

Diversa è invece la situazione per quanto riguarda l’Atletico Madrid. La Carmena, infatti, ha sottolineato la possibilità di presentare una bozza di accordo, anche se molto dipende da come evolverà il progetto Calderon. I Colchoneros puntano a realizzare una plusvalenza di 170 milioni di euro per pagare le opere di La Peineta. La negoziazione sul prezzo riguarda la possibilità di diventare proprietari dello stadio.

Lo stadio Vicente Calderon
Lo stadio Vicente Calderon

Finora diverse amministrazioni e gruppi hanno respinto la modalità con cui l’Atletico voleva finanziare la sua nuova casa. Intanto il club ha riacquisito dalla FCC (Federal Communications Commission) l’utilizzo del territorio urbano ed è riuscito a finanziare direttamente le opere de La Peineta, grazie a un prestito ottenuto da Carlos Lim, a sua volta azionista dell’edificio.

Allo stesso tempo, la società spagnola ha iniziato a lavorare con il Consiglio e l’Assemblea di Madrid per sviluppare un nuovo piano urbanistico con l’obiettivo non solo di convincere i politici, ma anche di risolvere gli ostacoli giuridici finora incontrato in questo percorso. Inizialmente la società aveva provato a costruire 2.000 case su terreni attualmente occupati dalla stadio Vicente Calderon e una vecchia fabbrica Mahou, con due grattacieli da 36 piani.

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