Nuovo cda Milan Masoni. La Galatioto Sports Partners studia l’assetto organizzativo e gestionale futuro del Milan. Lo anticipa oggi Il Sole 24 Ore.
Dopo l’ok di Silvio Berlusconi alla cessione della maggioranza del club nella riunione dell’altro ieri a Villa San Martino si starebbe guardando alla formazione del team manageriale che dovrà guidare il rilancio rossonero.
Nell’operazione è spuntato il nome di Giuseppe Matteo Masoni. Napoletano, 52 anni, uno dei professionisti di punta dello studio capitolino Ripa di Meana, famoso per i legami con l’ex Capitalia.
Nel 2004 era diventato amministratore delegato della Lazio al posto del dimissionario Luca Baraldi su scelta del presidente Ugo Longo. Fu lui a gestire il passaggio del club gravato dal rischio di fallimento e portato fuori attraverso aumento di capitale, ipoteca del Fisco su Formello (con relativo accordo di dilazione) e sospensione del titolo in Borsa. Il finale è noto: Lazio salva e presidenza a Claudio Lotito.
Dal luglio 2015 Masoni è diventato presidente della Ternana.
Masoni sarebbe al lavoro sulla componente più importante: il numero di azionisti Fininvest (il gruppo scenderebbe al 30%).
Il lavoro è duplice: da una parte si deve fare la squadra per il Cda del Fondo che gestirà la maggioranza del Milan, dall’altra per il Cda dello stesso club, di cui Berlusconi resterà presidente onorario.
Un Cda, questo, dove Sal Galatioto potrebbe avere un ruolo, mentre Nicholas Gancikoff (responsabile europeo di Galatito and partners) potrebbe diventare amministratore delegato.
Per quanto riguarda i particolari economici, invece, è già emerso un piano, che pare un vero e proprio decalogo, e che potrebbe portare presto il Milan ad una nuova proprietà. Tra le novità emerse nelle ultime ore: sarebbero 7-8 le realtà cinesi pronte a sottoscrivere una quota del Fondo di gestione del Milan.