Manca ormai sempre meno all’inizio ufficiale di Euro 2016, ma i due principali brand sportivi che saranno presenti alla manifestazione, Nike e Adidas, iniziano già a sfidarsi tra loro. A confermarlo sono i dati raccolti da Repucom.
I due giganti dell’abbigliamento sportivo sono al centro della “battaglia” cercando entrambi di massimizzare il potenziale che arriverà quest’estate dalla pubblicità e dalle sponsorizzazioni a Euro 2016. Come da tradizione in questi casi, i due marchi cercano di guadagnare posizioni nella fornitura ufficiale dei kit e nel sostegno ai calciatori più famosi e conosciuti al mondo.
Per più di vent’anni il primato agli Europei per numero di squadre partecipanti al torneo a cui ha fornito kit ufficiali è spettato ad Adidas. Quest’anno saranno 9 delle 24 squadre presenti alla competizione continentale (37%) quelle sponsorizzate dal brand tedesco. Segue Nike con 6 (25%), Puma con 5 (24%) e 4 che possono contare sul supporto di altri fornitori.
Adidas non solo è il fornitore ufficiale numero 1 fin dagli Europei ’96, ma ha anche rappresentato tutte e 5 le squadre che hanno vinto il torneo da quell’edizione in poi. Questo è stato certamente un aiuto importante per Adidas per consolidare la propria presenza in un settore cruciale come quello del calcio.
Il valore stimato degli endorsement dei top player per Adidas agli Europei di quest’anno include Paul Pogba per la Francia (+€4m), Gareth Bale per il Galles (+€4m) e Mesut Özil per la Germania (+€3m), ma il catalogo di superstar presentato da Nike comprende il 3 volte vincitore del Pallone d’Oro Cristiano Ronaldo per il Portogallo (+€19m), Wayne Rooney per l’Inghilterra (+€3m) e Zlatan Ibrahimović per la Svezia (+€1.5m).
Un altro aspetto su cui si concentrerà l’attenzione in occasione di un grande evento sportivo come Euro 2016 saranno le attivazioni digitali e sui social media, che crescono in modo sensibile nel corso della manifestazione e in modo particolare durante le gare.
Alla vigilia del torneo, i numeri sui social media in calcio e football di Nike sovrastano quelli di Adidas. Su Twitter, i 2.9m di follower per Adidas sono superati dai 4.6m per Nike mentre su Facebook il divario è ancora maggiore con la pagina Nike che supera i 42.2m di follower rispetto ai 21.8m della pagina Adidas. Con quasi il doppio dei follower di Adidas, Nike domina in quanto a grandi numeri.
E’ importante ricordare, però, che in termine di social engagement, i numeri non sono l’unico fattore da prendere in considerazione per valutare il successo di un brand. Questo lo ha sottolineato anche Max Barnett, Head of Digitale di Repucom: “Il vero parametro per misurare chi sta vincendo tra Nike e Adidas si vedrà con l’inizio degli Euro 2016. In generale, l’engagement dei fan sta cominciando a crescere a 48 ore dall’evento, in questo caso dall’inizio del torneo. Per i brand è questo il momento in cui attivare contenuti “Hero” per massimizzare il loro organic reach sui social ed ottimizzare gli investimenti sui media. Come visto durante la World Cup di Rugby 2015, utilizzare questa strategia ha permesso a Beats By Dre di generare valore sui social media quasi 8 volte superiore a quello creato da un top sponsor come Guinness. L’attivazione di Beats durante il match d’apertura ha raggiunto le 50m visualizzazioni contro le 13m di Guinness: qualcosa a cui sia Nike che Adidas aspirano con l’avvicinamento della partita d’inizio”.
La base di follower su Facebook per Adidas è cresciuta due volte più velocemente rispetto a quella di Nike nel 2016 con livelli di engagement molto più alti e spinti principalmente dai contenuti. Adidas ha pubblicato sulla pagina in media 4 post a settimana nel 2016 di cui il 67% contengono video e il 33% foto. Invece Nike ha proposto nello stesso periodo 3 post a settimana di cui il 93% foto.