Milan, l’esclusiva ai cinesi estesa al 30 giugno – C’è un grande assente nel messaggio postato su Facebook da Silvio Berlusconi nella giornata di ieri. L’ex presidente del Consiglio, ricoverato all’ospedale San Raffaele di Milano in attesa di essere operato al cuore, ha infatti concentrato la sua attenzione sulla situazione in Forza Italia, senza invece fare accenni al club rossonero e alla trattativa per cederne il controllo alla cordata cinese assistita da Sal Galatioto.

Anche perché la situazione è in evoluzione. Vista la situazione clinica di Berlusconi ( «Sono sereno e affronto questo passaggio delicato affidandomi a Dio ed alla straordinaria professionalità dei medici», ha affermato su Facebook il numero uno del Milan), i cinesi hanno acconsentito allo slittamento della data finale almeno al 30 giugno, se non oltre.

Il Cavaliere, infatti, dovrà avere il tempo di analizzare nei dettagli la bozza finale del contratto, a cui gli advisor di entrambe le parti stanno lavorando. L’intenzione degli uomini Fininvest è di concludere il lavoro preparatorio entro il 20, il termine previsto prima del malore del presidente.

Legali e advisor finanziari delle due parti hanno messo nero su bianco il documento di 100 pagine per la cessione del club. L’intesa sui soldi è stata raggiunta, mancano da limare gli ultimi aspetti di governance: in primis il ruolo futuro di Silvio e della figlia Barbara.

C’è poi il tema, tanto caro all’attuale presidente, della garanzie dei potenziali acquirenti in termini di investimenti futuri nel Milan necessari a riportare in alto la squadra rossonera.

Il piano cinese parla di 400 milioni in cinque anni da spendere sul mercato (in media 80 milioni l’anno), ma sarà necessario mettere nero su bianco queste promesse.

Poi ci sono da definire una serie di aspetti legali, come i meccanismi di garanzia nel caso in cui uno dei 7-8 soggetti coinvolti nella cordata si ritiri dalla compagine nel prossimo
triennio (quello durante il quale Berlusconi rimarrà con il ruolo di presidente onorario).

Il lavoro, dunque, prosegue, anche se Galatioto e il suo tramite europeo Nicholas Gancikoff avranno bisogno ancora di qualche giorno per raccogliere le adesioni di tutti i componenti del gruppo alle nuove condizioni chieste dalla proprietà rossonera.

Intanto, i cinesi avrebbero deciso di puntare su un tecnico che potrebbe avere l’identikit di Marco Giampaolo (Cristian Brocchi rimarrà allenatore solo in caso di finale infelice della trattativa).

A gestire il mercato sarà in ogni caso Adriano Galliani che, dopo i rinnovi di Montolivo, Antonelli e Calabria, ieri ha firmato il prolungamento fino al 2019 dei colombiani Vergara e Zapata.

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