Euro 2016 è un vero torneo multiculturale. Tra i 552 giocatori convocati per la competizione continentale, infatti, uno su 3 ha origini diverse rispetto al paese in cui gioca.
Sono 166, infatti, i giocatori tra migrandi e oriundi che partecipano a Euro 2016, come sottolinea “The Multicultural Championship”, studio promosso da Net Bet. Più di 150 calciatori che, potenzialmente, avrebbero potuto giocare per una nazionale diversa rispetto a quella con cui stanno scendendo in campo.
Il record spetta alla Francia padrona di casa, che ha 15 giocatori “stranieri” su 23: tra questi anche Dimitri Payet, protagonista dell’esordio contro la Romania con il gol al 90′. Con la particolarità di Patrice Evra, nato in Senegal da padre della Guinea-Bissau e madre di Capo Verde, eppure gioca con la nazionale transalpina.
Alle spalle dei francesi, 14 tra oriundi e migranti per la Svizzera e 13 per l’Albania, due nazionali quasi interscambiabili: 10 albanesi avrebbero infatti potuto rappresentare la Svizzera, 6 svizzeri avrebbero potuto giocare per l’Albania. Compresi i fratelli Granit e Taulant Xhaka, il primo in campo con gli elvetici, il secondo con l’Albania. Molti “stranieri” anche per l’Inghilterra, come Wayne Rooney e Harry Kane, entrambi con origini irlandesi (mentre in 5 hanno sangue giamaicano.
L’Italia si piazza circa a metà classifica, con 5 giocatori con origini straniere sui 23 convocati: oltre a Eder, Thiago Motta (oriundi), El Shaarawy e Ogbonna (genitori stranieri) c’è anche Antonio Candreva, che ha lontane origini albanesi: il nonno paterno infatti è nato nella comunità arbëreshe del Tirreno Cosentino. E in Francia mancano, tra gli altri, Montolivo e Soriano, il primo nato in Italia da madre tedesca, il secondo nato in Germania da emigranti di Sperone (provincia di Avellino).
Chiude la classifica la Romania, unica nazionale in questo europeo senza nessun oriundo o giocatore con origini straniere, mentre Islanda, Repubblica Ceca e Slovacchia ne hanno uno a testa.