Il Suning Commerce Group prepara le strategie per l’Inter. Una di queste prevederebbe l’ipotesi di acquisire un’altra squadra in un campionato minore in Europa, che possa diventare un club satellite dei nerazzurri.
L’idea, riportata dal Corriere dello Sport, sarebbe nata anche alla luce dei problemi in Italia per la creazione delle seconde squadre, o squadre B. Con l’acquisto di una società all’estero l’Inter potrebbe così permettere ai propri giocatori di crescere, senza dover ricorrere a prestiti o cessioni.
Il progetto del Suning prevederebbe così l’acquisizione di un club straniero, con particolare attenzione verso Belgio e Olanda. Lì potrebbe arrivare un nuovo investimento, che sarebbe utile non solo per l’Inter, ma anche per il Jiangsu Suning, in ottica anche della crescita dei giocatori cinesi.
Il campionato belga e quello olandese sarebbero, in questa chiave, i favoriti perché non esistono restrizioni sul tesseramento dei giocatori extracomunitari, che permetterebbe così di far arrivare calciatori cinesi o comunque di proprietà nerazzurra senza particolari problemi. Ovviamente si tratta di un progetto a lungo termine, visto che va individuata la società giusta e che l’attenzione del Suning per ora sarà concentrata principalmente sull’Inter.
Non si tratta comunque dell’unico tentativo di società italiane di superare l’ostacolo dell’assenza delle squadre B. La stessa Inter, nell’estate del 2014, ha stretto un accordo di collaborazione con il Prato, società oggi in Lega Pro, che ha consentito ai nerazzurri di mandare i proprio giovani in Toscana a fare esperienza (addirittura 11 giocatori nella prima stagione). Accordo simile a quello che la Juventus ha stretto con il Pordenone, con i bianconeri che hanno inoltre collaborazioni con il Leganes all’estero ma anche molte società considerate “amiche” per lo sviluppo dei giocatori in uscita dalla Primavera, dagli olandesi del Den Bosch e dello Zwolle fino ai belgi dello Zulte Waregem, Westerlo e Cercle Brugge.