Come vengono distribuiti diritti tv calcio Europa
(Insidefoto.com)

riforma legge melandri lotti – Governo e Parlamento continuano a lavorare sulla modifica della legge Meladri, la norma che disciplina in Italia la distribuzione dei diritti televisivi legati al calcio. Se ne parla da un po’ e c’è già una proposta di legge presentata alla Camera dalla dem Lorenza Bonaccorsi, prima firmataria. Oggi il sottosegretario alla Presidenza del consiglio con delega allo Sport, Luca Lotti, ha confermato l’intenzione della maggioranza: “Stiamo lavorando, il cantiere è aperto”, ha detto a margine della presentazione di una pista d’atletica a Roma.

Quello che è uno degli uomini più ascoltati dal premier Matteo Renzi ha spiegato che si sta “lavorando, il cantiere è aperto. È un miglioramento che vogliamo apportare affinché il nostro campionato sia ancora più competitivo e più bello, e quindi possa valere di più: lavori in corso”, ha aggiunto Lotti. Al momento, il testo che modificherà la legge datata 2008 è ancora ‘in bozza’, ma nei mesi scorsi sono emerse alcune indiscrezioni: la percentuale fissa per i club dovrebbe salire al 50%, con conseguente calo degli altri fattori al 25%-30%. Una modifica non da poco che ridurrebbe le distanze tra le società in quanto a ricavi: la parte fissa per ogni società infatti passerebbe da 18,4 a 23 milioni.

Non dovrebbe cambiare solo la spartizione dei ricavi ottenuti dalla cessione dei diritti televisivi. Nei piani della maggioranza dovrebbe essere rivista la piena autonomia gestionale delle Lega e non è escluso che venga rimessa in discussione la norma che oggi prevede un mega paracadute (circa 40 milioni) alle squadre che retrocedono in B. Tutto per evitare che alcuni (pochi) club possano avere un peso eccessivo in Lega, tale da condizionare le scelte di tutte le società. Al fianco della spartizione più equa delle risorse ci sarebbe anche la volontà di garantire maggiore trasparenza agli appassionati. Alcune settimane fai fu proprio Renzi ad annunciare in un’intervista a Repubblica la volontà di modificare la Melandri: “Questione di qualche settimana e presenteremo il nostro progetto”, aveva promesso il 25 aprile.

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