Proprio in questi giorni si celebra il 30esimo anniversario dell’arrivo in Italia di Holly e Benji, il celebre cartone giapponese che viene ricordato con nostalgia ancora oggi da chi è ormai adulto. Oliver Hutton e Benjamin Price, numero 10 e numero 1 della Newteam, hanno tenuto incollati allo schermo con le loro acrobazie bambini e ragazzi, non solo appassionati di calcio.
Il “Corriere dello Sport” ha così deciso di celebrare questo anniversario con un’iniziativa dedicata agli appassionati: ogni lunedì è possibile acquistare il giornale insieme alle statuine dei protagonisti del manga calcistico creato da Yoichi Takahashi. Le prime venti uscite sono state dedicate ai personaggi più celebri, ma visto il grande successo il quotidiano ha voluto proseguire con altri personaggi minori, ma comunque non meno amati.
I due giocatori inizialmente erano rivali sul campo, protagonisti della sfida tra la Newppy di Holly e la Saint Francis di Benji. Ben presto, però, il loro rapporto diventerà più forte non appena entreranno a far parte della formazione composta da tutti i migliori giocatori della scuole della città, la New Team. Insieme avranno la possibilità di conoscere anche altri campioni, tra cui l’attaccante Tom Becker, il simpatico Bruce Harper, i gemelli Derrick, famosi per la loro “catapulta” e l’attaccante Mark Lenders.
Tutti riusciranno ad entrare a far parte del Giappone Under 16 che trionferà al Mondiale di categoria disputato a Parigi battendo formazioni sulla carta più forti come Italia, Argentina, Francia e Germania.
Uno dei motivi di successo di Holly e Benji è rappresentato certamente dalla possibilità di sognare di poter diventare dei campioni. La passione per il calcio, infatti, è condivisa da tantissimi bambini di ogni età e non c’è niente di più bello di trarre ispirazione da chi riesce a realizzare i propri desideri.
Non tutti magari lo sanno, ma le storie vissute dai protagonisti sono state create prendendo spunto da quanto accaduto ad alcuni dei campioni degli anni ’80. Holly e l’argentino Ramirez si ispirano a Maradona, mentre Julian Ross ricorda Cruijff, con cui condivide anche il numero di maglia, il 14. Il tedesco Schneider, invece, rievoca l’avventura calcistica di Rumenigge.
I successi ottenuti sin da giovanissimi permettono inoltre ai protagonisti del cartone animato di fare carriera anche lontano dal Paese del Sol Levante. Holly, infatti, va a giocare prima al San Paolo, in Brasile, poi al Barcellona. Benji, invece, riesce a farsi ingaggiare dall’Amburgo, mentre Mark Lenders arriva in Italia, prima alla Juventus, poi in prestito alla Reggiana dove può crescere e giocare con continuità.