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I tifosi del Milan (Insidefoto.com)

chi è sonny wu – Sembra essere destinato a diventare il numero uno del Milan cinese e segnare così il suo ingresso nel mondo del calcio: Sonny Wu è un ‘dealmaker’, un uomo d’affari specializzato in operazioni di m&a, co-fondatore della GSR Ventures e presidente del fondo di private equity GSR Capital. Come ha riportato oggi Bloomberg, sarebbe lui, attraverso la GSR, il capofila della cordata cinese intenzionata a rilevare il Milan da Silvio Berlusconi. Sonny negli anni si è occupato energia e nuovi materiali, portando avanti gli investimenti della sua società in questi settori. Attualmente è il presidente di LatticePower e di Boston-Power: la prima società si occupa di illuminazioni a LED; la seconda produce batteria a litio in grado di alimentare le automobili elettriche.

Sonny Wu - dal sito di GSR Capital
Sonny Wu – dal sito di GSR Capital

A luglio scorso, presentando il piano industriale della GSR Capital, la società ha annunciato l’intenzione di creare un fondo da 5 miliardi di dollari per investimenti di m&a all’estero. Ovviamente, la volontà era di continuare ad investire nel core business della GSR – cioè nuovi materiali ed energia rinnovabili – ma una parte di quelle risorse sarebbe potuto essere destinato ad altre attività, per diversificare il portafogli: tra queste, ricorda oggi Bloomberg, la cultura che in senso lato potrebbe riferirsi anche allo sport e al calcio.

Secondo quanto emerge, la cordata di imprenditori valuta il club 750 milioni di euro e Sonny Wu non sarebbe – per definizione – l’unico interessato. A lui toccherebbe una quota importante del Milan made in China, come del resto è nello spirito delle società di venture capital. Al suo fianco ci sarebbe Stevan Zheng che è un altro imprenditore attivo nell’energia, come lo è Nicholas Gancikoff che ha seguito da advisor l’intera trattativa per l’acquisizione del Milan.

Nato nel 1968, Sonny Wu è riuscito a ben tutelata la sua vita privata. Come racconta Fortune in un articolo di qualche tempo fa, nel 1981 insieme ai genitori, entrambi insegnanti, si trasferì dalla provincia cinese a Vancouver, in Canada, ottenendo così il passaporto canadese. Lo stesso dealmaker, invece, sul proprio profilo LinkedIn racconta il suo percorso di studi: British Columbia tra il 1986 e il 1990, con un corso a Berkley tra l’89 e il 1990, abbandonato dopo aver capito “di non poter vincere il premio Nobel”.

Anni dopo, tra il 2000 e il 2001, già ingegnere formato, è stato al Massachusetts Institute of Technology (il MIT di Boston) per un master di un anno (Sloan Fellow). Ha fondato la sua GSR nel 2004 e prima ha lavorato alla Nortel Network e all’Asia Wireless Technology, società da lui creata e per la quale era ceo. Oggi le sedi della GSR sono sparse per il mondo, ma nessuna è in Europa (almeno per il momento, verrebbe da dire). Ci sono uffici della società a Palo Alto, Hong Kong, Pechino e Singapore. Ad oggi sono 79 le società partecipate dalla GSR: un passo per arrivare a 80.

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Mi piacciono tanto le domande: giornalista, nato a Bari e adottato da Milano.