nuovo stadio fiorentina – La Fiorentina chiama, Firenze risponde. Il presidente esecutivo del club viola, Mario Cognigni, dal ritiro di Moena ha confermato ieri la volontà della società di presentare entro la fine dell’anno il progetto per la costruzione del nuovo stadio della Fiorentina, “in sintonia con il Comune”. Oggi il sindaco del capoluogo toscano, Dario Nardella, ha valutato “con molto piacere” le sue parole, ha respinto le accuse di scetticismo da parte della città e ha assicurato che lui è per andare “avanti” con il piano.

“Faccio il sindaco da due anni e sono stato vicesindaco per quattro anni: tutti i progetti incontrano sempre discussioni, critiche, soggetti che non sono d’accordo, ma questo non è sufficiente a bloccare tutto”, ha promesso Nardella, che era vice di Matteo Renzi ai tempi di Palazzo Vecchio. Insomma, è giusto andare “avanti incontrandosi. L’ho fatto questa mattina con gli operatori del mercato centrale che attualmente occupano la zona dove sarà costruito il nuovo stadio, la riunione è ancora in corso e tutti gli assessori sono impegnati su questa vicenda”, ha spiegato a margine di un evento a Firenze.

Nardella ha assicurato che l’amministrazione comunale è pronta “a venire incontro a tutte le loro richieste dal punto di vista logistico, dei trasporti e anche del supporto economico. Ritengo possibile in quella zona realizzare sia i nuovi mercati generali che il nuovo stadio per la nostra città”, ha aggiunto il primo cittadino di Firenze.

Il nuovo impianto viola permetterebbe al club di aumentare il proprio fatturato, dato anche l’obiettivo fissato dal club di superare la soglia dei 150milioni di euro. Certo per vedere i primi frutti della nuova casa che sarà presentata entro il 31 dicembre 2016 ci vorrà del tempo: “Dalla partenza dei lavori ci vorranno almeno quattro anni”, ha spiegato al Corriere Fiorentino lo stesso Cognigni stamattina.

PrecedenteEcco i giovani calciatori di maggior valore: domina la Germania, Italia ferma a uno
SuccessivoFootball Innovation, Lega dilettanti con Gewiss e Corus per modernizzare gli impianti