L’Inghilterra è la nazione che ha investito più soldi nel primo mese di mercato estivo mettendo a disposizione del sistema-calcio 359 milioni di dollari, pari a circa 320,5 milioni di euro. Dietro, ma ben distaccata, c’è la Germania a 265 milioni di euro; poi la Spagna (241), l’Italia (160) e la Cina con i suoi 125 milioni di euro investiti per comprare i cartellini dei calciatori. I dati sono stati pubblicati nel report mensile di FIFA Tms, il sistema di monitoraggio dei trasferimenti internazionali ideato dal governo mondiale del calcio.
Nel complesso, nei primi sette mesi dell’anno i trasferimenti internazionali dei calciatori hanno segnato un nuovo record: sono stati 9.591, in aumento di 269 movimenti rispetto allo stesso periodo del 2015. Proporzionalmente è aumentato anche il volume d’affari degli scambi che si attesta 2,921 miliardi di dollari (2,6 in euro) contro i 2,57 di un anno fa.
L’Italia è al quarto posto tra le nazioni che al mondo sono riuscite ad acquistare i cartellini dei calciatori da altri paesi ed è quarta anche per quanto riguarda la spesa sostenuta. Tra la nazioni che hanno visto andar via il maggior numero di calciatori, per ora, l’Italia non c’è: la top five per outgoing transfers vede in testa sempre l’Inghilterra (198), poi Spagna (188), Brasile (166), Argentina (133) e Francia (123).
Curiosamente, però, la situazione è capovolta se come parametro non si prende il numero assoluto dei trasferimenti, ma il valore economico di ogni compravendita: in testa c’è la Germania che ha ottenuto complessivamente circa 192 milioni di euro. I tedeschi sono seguiti dal Portogallo (182) e proprio dall’Italia che è sul podio grazie ai suoi 153 milioni ‘incassati’. Chiudono il gruppo dei migliori cinque paesi la Francia (149 milioni) e proprio l’Inghilterra ferma a 142 milioni.