Manchester City Hackathon. Il Manchester City ha comunicato il progetto vincitore dell’hackathon, l’iniziativa organizzata a fine giugno con l’obiettivo di trovare idee innovative che potessero far migliorare il rendimento della squadra ora guidata da Pep Guardiola.

Come riporta il sito startupitalia.eu, a prevalere in quella che è stata definita la più grande gara di lavoro nella storia del calcio europeo è stato il team capeggiato da un italiano, Mario Savo, originario di Latina.

Secondo i dati rilasciati dalla società, oltre trentamila hacker da ogni perte del mondo hanno partecipato alla call e si sono stabiliti la scorsa settimana nella città inglese. Per cercare di favorire il più possibile i candidati, il club inglese ha messo a disposizione dei partecipanti i dati relativi a 10 partite ella scorsa stagione: 5 milioni di numeri tra tiri, passaggi, chilometri percorsi in campo, falli, ammonizioni, cross, realizzazioni.

Una volta analizzati i numeri, la gara si è svolta secondo le modalità tipiche di un hackathon, un modo di agire che finora non aveva avuto precedenti nel calcio. I candidati infatti sono stati poi suddivisi in gruppi, ognuno dei quali con il compito elaborare soluzioni possibili che potessero aiutare l’allenatore a valutare rischi, prestazioni, gioco degli avversari. Il premio in palio era pari a 12 mila euro, oltre ad alcune maglie del Manchester City. Ma con l’onore di avere fornito il proprio contributo per migliorare il rendimento di una delle squadre più forti d’Europa.

Non appena è venuto a conoscenza di essere stato il prescelto dalla giuria Savo, attraverso il suo profilo Facebook, ha voluto ringraziare chi ha svolto un ruolo determinante nel progetto: “Stasera il cielo sull’Etihad Stadium di Manchester é azzurro. Azzurro perché un team di italiani ha vinto Players’ Player Award HackMcfc del Manchester City, riconoscimento per il quale mi sento in dovere di ringraziare tutti i 70 analisti e compagni di avventura in questa 3 giorni che hanno votato il nostro progetto/sistema statistico come il migliore tra tutti quelli in gara. Voglio condividere questa gioia con i miei compagni di gruppo. Voglio condividere questa gioia con i miei compagni di gruppo: Matteo Consonni (professionista giovanissimo dalle importanti visions e con una grande leadership!) Jeshua Maxey (you’re very strong mate! And from this night a little more italian!) e Gian Piero Cervellera (genio assoluto con un computer davanti!) che verranno di sicuro come ospiti ai miei futuri corsi di formazione per raccontare questa avventura (Matteo, ti tocca scendere da Amsterdam!). Infine i membri della giuria: tra i quali i responsabili delle analytics del Manchester City, che hanno giudicato il nostro modello molto interessante e si sono detti vogliosi di continuarlo a sviluppare insieme a noi! Da qui in avanti ci divertiremo!”. 

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