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Silvio Berlusconi (foto Insidefoto.com)

Milan, ora è ufficiale: è stato firmato il contratto preliminare di vendita ad una cordata di imprenditori asiatici, il closing è previsto per la fine dell’anno.

L’annuncio è arrivato con un comunicato ufficiale di Fininvest (che stamattina aveva smentito trattative con Fosun): «Il presidente Silvio Berlusconi – si legge nella nota – ha approvato il contratto preliminare firmato dall’amministratore delegato di Fininvest, Danilo Pellegrino, e da Han Li, rappresentante di un gruppo di investitori cinesi, relativo alla compravendita dell’intera partecipazione – pari al 99,93% – detenuta dalla stessa Fininvest nell’AC Milan. Gli investitori operano attraverso la management company Sino-Europe Sports Investment Management Changxing Co.Ltd (SES).

Della compagine fanno parte fra gli altri Haixia Capital, fondo di Stato cinese per lo Sviluppo e gli Investimenti, e Yonghong Li, chairman della management company, che è stato fra i promotori del gruppo con cui Fininvest ha lungamente trattato fino alla firma odierna (“signing”)».

Haixia, come riporta MilanoFinanza, è una società controllata dallo stato che si occupa di investimenti in infrastrutture nell’area del Fujian, la provincia sud-orientale cinese di cui è capoluogo. Haixia il mese scorso aveva venduto la sua quota in Haitong Securities (gruppo finito nel mirino delle autorità cinesi dopo il crollo del mercato l’anno scorso) con uno sconto del 20%. A capo di Haixia Capital c’è Lu Bo, che nella sua carriera si è occupato di investimenti statali cinesi: non solo Haixia, ma anche Sdic, State Development & Investment Corporation. L’ennesima conferma della volontà dello stato Cinese di investire nel calcio, un modo per aprire la porta alla possibilità di ottenere i Mondiali 2030 in Cina.

«Assieme ad Haixia Capital – prosegue la nota di Fininvest – e a Yonghong Li, acquisiranno quote dell’Ac Milan altri investitori, alcuni dei quali a controllo statale. Fra loro, società attive nel campo finanziario e altre impegnate in settori industriali. Il contratto, vincolante fra le parti, verrà perfezionato entro la fine del 2016 (“closing”), una volta ottenute le autorizzazioni previste in questi casi dalle autorità italiane e cinesi». Restano quindi in ombra gli altri investitori, compresi alcuni a partecipazione statale. Gli imprenditori sarebbero gli stessi che hanno trattato con Fininvest in questi ultimi mesi, i quali però non si sarebbero più avvalsi della consulenza dell’advisor italoamericano Sal Galatioto e di Nicholas Gancikoff.

Per quanto riguarda le cifre, «la valutazione dell’AC Milan, in base all’intesa, risulta di 740 milioni di euro complessivi e tiene conto di una situazione debitoria stimata in circa 220 milioni». Fondamentali, ai fini della trattativa, le rassicurazioni avute da Berlusconi sugli investimenti da parte della cordata cinese per riportare il Milan ad alti livelli. «Con l’accordo – prosegue il comunicato ufficiale -, gli acquirenti si impegnano a compiere importanti interventi di ricapitalizzazione e rafforzamento patrimoniale e finanziario di AC Milan, per un ammontare complessivo di 350 milioni di euro nell’arco di un triennio (di cui 100 milioni da versare al momento del “closing”)».

Il contratto inoltre prevede anche che «con il “signing” gli acquirenti mettano a disposizione una caparra, a conferma degli impegni assunti, pari a 100 milioni di euro, di cui 15 contestualmente alla firma e 85 entro 35 giorni. Durante l’intera negoziazione, nella stesura del contratto e degli impegni che esso prevede, Fininvest ha sempre avuto come obiettivo prioritario quello che il Presidente Berlusconi aveva chiaramente indicato: dotare il Milan, attraverso un assetto proprietario finanziariamente adeguato, di quelle risorse sempre più elevate ormai indispensabili per riportarlo a competere con i più importanti club del calcio mondiale».

Nella trattativa gli investitori cinesi si sono avvalsi come advisor per la parte finanziaria di Rothschild & Co. e per quella legale dello studio Gianni, Origoni, Grippo, Cappelli & Partners, Fininvest rispettivamente di Lazard e BNP Paribas e dello studio Chiomenti.

Berlusconi rimarrà presidente onorario

Silvio Berlusconi resterà, comunque, presidente onorario del Milan: l’accordo con i nuovi acquirenti cinesi è stato ribadito in un incontro a villa Certosa svoltosi stamattina e seguito alla firma del preliminare di vendita del club alla Sino-Europe Sports Investment Management Changxing. L’accordo per la vendita del Milan alla Sino-Europe Sports Investment Management Changxing è stato sancito da un incontro svoltosi oggi a Villa Certosa dopo che nelle prime ore di stamattina a Milano l’amministratore delegato di Fininvest Danilo Pellegrino e Han Li, rappresentante degli investitori cinesi, hanno firmato a Milano il contratto preliminare.

milan cessione cinesi ufficiale
Berlusconi con Han Li

Presenti a Villa Certosa assieme al presidente Berlusconi una delegazione cinese guidata da Yonghong Li e dallo stesso Han Li (presidente e ad della Sino-Europe Sports Investment Management Changxing), alcuni manager Fininvest guidati da Pellegrino (tra cui Alessandro Franzosi) e i rappresentanti degli advisor delle due parti (Chiomenti e Lazard per Fininvest, Rothschild & Co. e lo studio Gianni, Origoni, Grippo, Cappelli & Partners per gli investitori cinesi). Presente anche il figlio di Berlusconi, Luigi.

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