Fino a questo momento la Premier League ha speso in totale 705 milioni di sterline sul calciomercato estivo, una cifra che, fatto il saldo tra spese e ricavi, porta a investimenti netti superiori ai 400 milioni di sterline (425,7 per la precisione). Lo dice uno studio del sito specializzato sportingintelligence.com.
Ma ciò che emerge, anche se il mercato è chiaramente ancora apertissimo e molti colpi potranno essere piazzati, è l’incidenza sul saldo finale delle due società di Manchester. City e United hanno finora assorbito il 58% circa: nel dettaglio i reds hanno investito 145 milioni di sterline incassandone solo 1,2 mentre i blues hanno sostenuto un esborso di 105,3 milioni incassandone 3,8.
Molto lontane tutte le altre, in particolare è fermo il mercato dell’Hull City, che al momento è anche in cerca di un allenatore (tra i nomi anche quello degli italiani Gianfranco Zola – tra i molto probabili – e Roberto Mancini – dato comunque con poche chances anche dai bookmakers).
Spiccano, oltre all’Hull City, altri due club che hanno condotto un mercato al risparmio chiudendo addirittura con un saldo positivo (ovvero effettuando più cessioni che acquisti): sono lo Swansea City di Francesco Guidolin che ha incassato 19,5 miloni al netto degli acquisti e il Southampton, che ha fatto cassa per 37 milioni di euro incassandone oltre 62 di cessioni.
Nelle prossime settimane, come detto, il divario potrebbe anche rientrare, oppure ribaltarsi a favore del Manchester City.
La squadra guidata da Pep Guardiola ha infatti nel mirino il difensore dell’Everton Stones (non ancora conteggiato nella tabella) e il portiere del Barcellona Ter Stegen. Dopo di che si provvederà a sfoltire i ranghi: operazione che presto dovrebbe avviare anche il Manchester United che dopo il roboante acquisto di Paul Pogba procederà a cedere gli esuberi, a partire probabilmente da Marouane Fellaini.