I Rangers Glasgow in tribunale contro gli ex manager del club e Mike Ashley. La causa vale 4 milioni di sterline (4,6 in euro) e riguarda contratti commerciali siglati tra il club e la società di Ashley nel 2012 e nel 2014. Lo riportano i media britannici. Il club ha deciso di citare in giudizio Charles Green, Imran Ahmad, Brian Stockbridge e Derek Llambias, tutti ex manager della società. Le accuse sono rivolte anche ad Ashley, businessman miliardario britannico e proprietario della Sports Direct. Secondo l’attuale board, quando furono negoziati gli accordi commerciali tra gli ex manager e Ashley (che era azionista) non sarebbe stato ottenuto il risultato migliore per la squadra.
Al centro della vicenda ci sono sia la cessione dei naming rights dell’Ibrox, lo storico stadio di Glasgow, sia la vendita degli spazi pubblicitari all’interno dell’impianto. Chi accusa sostiene che Ashley abbia avuto benefici dalla negligenza degli ex manager: “I Rangers – scrive lo Scotsman, uno dei più autorevoli quotidiani scozzesi – ritengono che i naming rights siano stati ceduti alla Sports Direct a un prezzo ben al di sotto del valore di mercato“, così come l’accordo del 2014 per la vendita degli spazi pubblicitari.
L’obiettivo del nuovo corso societario, oltre al risarcimento milionario, è quello di veder revocati i contratti firmati, in modo da permettere al club di scegliere nuovi partner per il suo futuro, anche se di fatto l’opzione per la cessione dei naming rights non è mai stata esercitata. Dopo anni di purgatorio, nella stagione 2016-2017 i Rangers sono tornati a giocarsi la prima serie scozzese e vorrebbero riuscire a scardinare fin da subito il potere incontrastato del Celtic in questi ultimi quattro anni.