Il presidente Fifa Gianni Infantino si è chiesto se non sia arrivato il momento di un brusco cambiamento di rotta: «Il torneo con giocatori Under 23 e alcuni fuoriquota non è una buona soluzione, in questa forma non è né carne, né pesce» ha affermato il massimo dirigente del calcio mondiale al quotidiano svizzero Blick.
«È una questione delicata che dobbiamo affrontare insieme al Comitato Olimpico Internazionale » prosegue Infantino, «il torneo olimpico non porta a nulla e inoltre ingolfa il calendario, già abbastanza affollato».
Una riflessione scaturita anche dai numerosi no autorizzati dalla Fifa e opposti da alcuni club ai propri giocatori alla vigilia dell’appuntamento olimpico in terra brasiliana.
L’Argentina, ad esempio, era stata costretta a lasciarne a casa una decina, tra loro anche Dybala e Icardi. Una situazione grottesca alla quale la Fifa cercherà una soluzione: non è improbabile lo stop di un torneo che però è da sempre nella famiglia olimpica (solo due le edizioni in cui non venne disputato, nel 1896 e nel 1932, l’Italia ha anche il record di partecipazioni, 15, con tre medaglie, dal ‘96 invece c’è la regola dei tre fuoriquota).
Diversa è la visione di Infantino nei riguardi del torneo femminile, olimpico da Atlanta 1996 e vinto nell’ultima edizione dalla Germania: «Così com’è va bene e ha contribuito notevolmente allo sviluppo del movimento».
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