Alla fine il conto è arrivato: il comune di Madrid ha ufficialmente chiesto al Real la restituzione di 18,4 milioni di euro, dopo la sentenza della Commissione Europea che ha condannato il club a pagare per illegittimi aiuti di Stato ricevuti nel 2011 dopo una super-valutazione di un terreno ceduto all’amministrazione comunale. Il pagamento non sarà saldato subito perché il club è fermamente convinto di proseguire la sua battaglia legale e affermare la legittimità dell’operazione sanzionata dalla UE, nell’ambito di un’indagine sui illegittimi aiuti che ha colpito anche Barcellona, Valencia, Athletic Bilbao,Osasuna, Elche e Hercules.
Il Real Madrid, oltre all’accusa di aver ottenuto vantaggi fiscali, secondo la UE ha beneficiato di aiuti da parte della Capitale spagnola, tra la fine del Novecento e i primi anni Duemila: dovrà restituire 18,4mln di euro per aver super-valutato un terreno passato all’amministrazione comunale nel 2011. Lo spazio era stato venduto al club della stessa città nel 1998 per 488mila euro ed è tornato indietro nel 2011 in cambio di 22,7 milioni: secondo la UE questo prezzo è esagerato. Il club difende le sue stime fatte e l’accordo raggiunto con la città, anzi sostiene che avrebbe potuto ottenere 7,5 milioni di euro in più. Per questa ragione ha presentato ricorso e, dopo il conto arrivato, conferma la scelta.
La donna che ha sanzionato le società è il commissario alla Concorrenza della UE, Margrethe Vestager: ”Usare i soldi dei contribuenti per finanziare club di calcio professionistici può costituire concorrenza sleale – aveva detto il giorno delle sanzioni – Il calcio professionistico è un’attività commerciale che coinvolge significative somme di denaro e deve rispettare le regole della leale concorrenza. I sussidi che abbiamo indagato in questi casi non le rispettavano”.