inter saldo calciomercato
Joao Mario e Javier Zanetti (insidefoto.com)

Dodici sessioni di calciomercato fanno dell’Inter la regina tre le squadre italiane meno attente agli equilibri di cassa: il saldo aggregato tra il 2010 e il 2016 recita -250 milioni di euro, con entrate per 267mln e uscite pari a 517mln. Per le altre big italiane il conto non è così negativo, ma certo non si sorride: la Juventus totalizza -203 milioni in sei anni; il Napoli fa -173, la Roma -168 e il Milan -168. È quanto emerge dal confronto di due studi pubblicati dal CIES, l’osservatorio indipendente sul football, che ha analizzato il mercato in entrata e in uscita dei club europei dal 2010 al 2016.

Se l’Inter domina in Italia, a livello continentale la corona spetta al Manchester City: gli azzurri hanno speso nel periodo di riferimento 1,024 miliardi di euro e hanno dovuto contare banconote in entrata per appena 247 milioni di euro, la bilancia, inesorabilmente, dice -777mln. Subito dietro ci sono i cugini dello United che chiudono i sei anni con 659mln di perdita; poi il PSG con il suo aggregato da -562 milioni di euro. Tutto il contrario per il Valencia, unico club tra i 20 top-spender che ha investito meno di quanto incassato: 341 contro 432 e risultato positivo per 91 milioni di euro.

Top10 dei club che più hanno incassato dal calciomercato 2010-2016 - Fonte CIES
Top10 per incasso da calciomercato 2010-2016, (*) Benfica e Porto unici club non big5 – Fonte CIES

Il Liverpool è il club che in Europa è riuscito a valorizzare al meglio i propri talenti in uscita e ha venduto calciatori per 442 milioni in sei anni. Tuttavia ad Anfield hanno speso nello stesso periodo 663mln e il saldo finale recita -221 milioni di euro. Escluso il Valencia, il saldo negativo è la regola. In Italia dopo l’Inter c’è la Juventus, sebbene sia terza per capacità di valorizzazione dei talenti: i bianconeri hanno incassato 415 milioni di euro, ma ne hanno spesi ben 618 per portare nuovi campioni a Torino. In Europa il Napoli non rientra nel gruppo dei migliori, né per spesa né per incasso, ma nel confronto tutto italiano è sul podio con il suo -173mln di saldo: ha guadagnato 264 milioni e ha comprato calciatori per 437.

Spesa per il calciomercato 2010-2016 - Fonte CIES
Top10 per spesa da calciomercato 2010-2016 – Fonte CIES

Nell’elencare le società con maggiore capacità di spesa il CIES si è fermato ai primi venti club; sugli incassi ha allungato la classifica fino al 100esimo posto, escludendo dai conti le cessioni al di fuori dei Big5 (Premier, Liga, Bundesliga, Serie A e Ligue 1). Così ci sono tredici squadre italiane tra le top cento per income che sono state molto attente nelle spese: l’Udinese in sei anni ha venduto per 292 milioni di euro, il Genoa per 261, il Palermo per 221. Tutte hanno valorizzato i campioni più di quanto abbia fatto il Milan e si sono avvicinate molto al Napoli; ma di sicuro hanno speso meno. Molto bene hanno fatto anche Fiorentina (197mln) e Torino. I granata hanno venduto per 161 milioni di euro in sei anni e nell’era di Giampiero Ventura hanno registrato plusvalenze per 63milioni di euro riuscendo a chiudere il bilancio in utile nel 2013, nel 2014 e nel 2015. 

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Mi piacciono tanto le domande: giornalista, nato a Bari e adottato da Milano.