Da partner a azionista di maggioranza a zavorra impegnata in un contenzioso giudiziario dai risvolti per molti aspetti ancora imprevedibili. La parabola di Vivendi nel rapporto con Mediaset, in particolare con la pay tv Premium sta assumendo contorni inaspettati che potrebbero aprire a scenari decisivi per l’intero mercato televisivo italiano.
Mediaset chiede a Vivendi 50 mln di danni per ogni mese di ritardo nell’avvio del contratto siglato in aprile. O, in alternativa, chiede 1,5 mld di euro nel caso in cui Vivendi decidesse di stracciare l’intesa.
Ne scrive il quotidiano ItaliaOggi. Da ricordare innanzitutto che Premium è amministrata (da aprile) ad interim da Mediaset in attesa di sbloccare la vicenda Vivendi, che deve da parte sua autorizzare ogni iniziativa che abbia impatto sul conto economico della stessa Premium.
Al momento quindi tutto risulta bloccato, dai contratti coi canali terzi, alle campagne pubblicitarie, agli eventi promozionali fino agli ingaggi di testimonial e alle acquisizioni di nuovi sport.
Tra le questioni sul tavolo: al 30 settembre scade l’accordo con Disney che venne autorizzato da Vivendi il 30 giugno per 3 mesi (dal 1° ottobre verranno quindi spenti due canali), mentre Eurosport aveva avuto l’ok per 3 anni nell’ambito dell’operazione di nascita di un nuovo canale documentari (Eurosport è gruppo Discovery) che sarà lanciato il 24 ottobre prossimo e si chiamerà Premium Investigation Discovery.
Nel frattempo ciò che preoccupa di più è invece l’asta per i diritti Champions league. Quella del triennio 2015-2018 si era chiusa a inizio febbraio 2014. E quella per il triennio 2018-2021 si chiuderà, probabilmente, a inizio febbraio 2017, ovvero tra pochi mesi.
La preparazione, tra offerte, strategie e garanzie bancarie, pare assai complessa. Peraltro potrebbero arrivare sorprese proprio dai pacchetti rimodulati per il triennio nel senso che molto probabilmente si avranno nuove formule e una ridefinizione generale delle esclusive.
Gli analisti di settore danno per ora come probabile il forfait dall’asta per i diritti tv eurpei. Ma attenzione: verso fine campionato ci sarà pure l’asta per i diritti tv della Serie A di calcio (2018-2021) e lì non si può assolutamente arrivare in una situazione di stallo.