“Uno stadio d’elite non e’ compatibile con la napoletanita’. A Napoli 20mila posti li fa con un quartiere…”. Cosi’ il presidente della Figc, Carlo Tavecchio, parla dell’idea lanciata da Aurelio De Laurentiis, intenzionato a costruire uno stadio-bomboniera da 20mila posti al posto del San Paolo.
“Il San Paolo va messo a norma e sistemato negli interessi generali del Paese – aggiunge il numero uno federale ai microfoni di ‘Radio Anch’io lo Sport su Radiouno -. Dimentica il Paese che quando perdemmo l’opportunita degli Europei fu fatto un progetto da 8 stadi e Napoli era tra questi. Gli investimenti devono essere fatti non solo dalla parte sportiva ma anche da parte dei Comuni. Inutile pensare che lo sport non favorisca lo sviluppo. Gli stadi fanno parte di un sistema di sport che non puo’ essere eluso. Napoli deve avere uno stadio consono alle sue necessita’. Al contempo ha una carenza strutturale ma la squadra e’ in testa”.
Nel frattempo, tuttavia, Aurelio De Laurentiis – che ha parlato a margine del festival Fuoricinema, a Milano – ha annunciato che non andrà più allo stadio San Paolo a seguire le partite del suo club.
“Non e’ affatto vero che mi sono disamorato della squadra. Il motivo principale e’ che devo trasferirmi in America con la mia famiglia per portare avanti al meglio la mia attivita’ di produttore cinematografico. Sono 12 anni che mi dedico all’Italia e al Napoli, ma e’ giunto il momento di guardare anche fuori, in principale luogo in America e in Cina – ha spiegato DeLaurentiis – il secondo motivo per cui non mettero’ piu’ piede al San Paolo e’ che in quello stadio non si vede nulla, molto meglio allora vedere la partita in televisione. Tornero’ allo stadio quando ne faro’ uno mio”.
A proposito invece di un possibile distacco anche del pubblico nei confronti della squadra, il numero uno azzurro ha spiegato: “Abbiamo sempre avuto 6mila abbonati. L’importante non e’ avere tanti abbonati, ma avere lo stadio pieno e sono certo che in questa stagione, sia in Campionato che in Champions League lo riempiremo”.