Cresce l’attesa per la riunione del consiglio di amministrazione di Mediaset in agenda per il 27 settembre da cui potrebbero uscire importanti novità sul futuro della pay-tv Premium.
Secondo i quotidiani in edicola, tra cui il Corriere della Sera e il Sole 24 Ore, nonostante il contenzioso in corso con il gruppo televisivo guidato da Pier Silvio Berlusconi, Vivendi potrebbe presentare una nuova offerta per rilevare la pay-tv di Cologno, senza consolidarla nel proprio bilancio grazie al coinvolgimento di un terzo partner (secondo il CorSera si tratterebbe di Telecom Italia).
Ma non è detto che la nuova proposta passi. Tanto che, in attesa degli eventi, Sky avrebbe riaperto il dossier Premium.
L’idea di un matrimonio tra Mediaset, Vivendi e Telecom, scrive il quotidiano di Via Solferino, aveva messo un po’ in agitazione Rupert Murdoch, e quando a luglio i francesi hanno fatto dietrofront il tycoon avrebbe chiesto agli uomini di Sky Italia di riprendere i contatti con Mediaset.
Per il momento, aggiunge il Corriere, sono a livello informale, con i consulenti legali, ai quali è stata manifestata la volontà di rimettersi a ragionare su Premium, qualora fallisse l’ultimo tentativo di Vivendi. Nessun contatto diretto con Mediaset, spiegano fonti vicine al dossier, anche perché fino al 30 settembre, ultimo giorno utile per consentire ai francesi di eseguire gli accordi, il Biscione non può avviare trattative.
Non sarebbe dunque solo un esercizio di scuola quello di Ubs, che due settimane fa in un report ha riproposto l’idea di un matrimonio Sky-Premium.
La logica non è complicata. In Europa chi fa tv free, come Mediaset, finora non è riuscito a replicare lo stesso risultato sulla tv pay. E viceversa. Inoltre dalla Spagna alla Germania al Portogallo, fino alla Svezia, in Europa ogni Paese ha un solo operatore pay, a fianco della tv pubblica e di quella free. A cui ora si sono aggiunti i grandi operatori Over-The-Top (OTT) come Netflix.
Più nel dettaglio, rilevando la pay-tv di Mediaset, Sky Italia avrebbe la possibilità di fare un importante salto dimensionale in termini di abbonati (ai 4 milioni e 700 mila abbonati di Sky si aggiungerebbero i circa 2 milioni di Premium) .
Un’integrazione Sky-Premium sarebbe dunque quasi uno sbocco naturale. Non a caso due anni fa Murdoch e Berlusconi avevano negoziato a lungo, arrivando a un passo dalla firma dell’accordo, poi saltato per la distanza tra le valutazioni (circa 1 miliardo la valutazione di Mediaset contro i 600 milioni messi sul piatto da Sky). Che adesso, complice anche l’eventuale prospettiva di un risarcimento da Vivendi nei confronti di Mediaset, potrebbe più facilmente accorciarsi.